Gli Stati Uniti minacciano l'Egitto rispetto all'acquisizione russa di Su-35

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Dall'entrata in vigore della CAATSA, per Countering Adversery of America Through Sanction Act, una legge intesa a consentire all'esecutivo americano di mettere in atto sanzioni economiche contro paesi ritenuti ostili agli Stati Uniti, l'attuazione di questa legge è diventata un'arma economica di geometria variabile per la Casa Bianca. Pertanto, l'acquisizione di attrezzature per la difesa identificate come critiche e prodotte da una nazione ritenuta ostile, può portare all'implementazione di severe sanzioni economiche. È così che la Casa Bianca ha chiarito che se Ankara persistesse nel voler acquisire sistemi antiaerei russi S-400, il paese non solo potrebbe essere messo fuori gioco per il programma F35, ma anche sotto embargo in materia. armamenti (come i pezzi di ricambio per la sua 250 F16), nonché le sanzioni economiche che Ankara aveva anticipato lo scorso autunno, quando la lira turca fu attaccata e perse molto valore sui mercati internazionali.

Oggi è Il turno dell'Egitto viene minacciato. Il Cairo ha infatti annunciato la sua intenzione di acquisire aerei da combattimento pesanti Su-35 dalla Russia, il che non è affatto gradito alle autorità statunitensi. La minaccia non è diretta solo contro l'Egitto. Diverse monarchie del Golfo, tra cui i fedelissimi Emirati Arabi Uniti e il Regno dell'Arabia Saudita, hanno infatti annunciato che stanno valutando l'acquisizione di S-400, ma anche di aerei da combattimento di origine russa. Washington deve quindi prevenire il contagio, sapendo che la Russia ora offre apparecchiature molto più affidabili di qualche anno fa, ma soprattutto molto più economiche delle controparti americane. Un caccia pesante Su-35 costa quindi meno di un F-16 Block52 e il carro armato Abrams M1A2 costa il prezzo di 5 carri pesanti T90BM.



Allo stesso tempo le autorità americane dimostrano una comprensione illimitata nei confronti delle acquisizioni di Nuova Delhi. Non solo il presidente Moodi ha ricevuto assicurazioni dagli Stati Uniti che nessuna sanzione sarebbe stata applicata all’India in seguito all’acquisizione di 5 reggimenti S-400, ma anche la recente acquisizione di Mig-29 e Su-30MKI non porrebbe alcun problema.

Questo approccio sta ottenendo risultati, poiché diversi paesi hanno già annunciato che rinunceranno, almeno temporaneamente, ad acquisire attrezzature russe o cinesi per evitare questa spada di Damocle. Ma l’azione combinata della CAATSA, la normativa ITAR che consente agli Stati Uniti di vietare l’esportazione di equipaggiamenti per la Difesa utilizzando componenti ritenuti sensibili, utilizzati anche per fini economici, e delle ultime rivelazioni sul potenziale controllo che Washington potrebbe esercitare sull’utilizzo di equipaggiamenti degli Stati Uniti origine, cominciano a suscitare reazioni contrarie agli obiettivi perseguiti, come nel caso della Turchia, che sta attualmente valutando soluzioni di equipaggiamento di difesa molto alternative all'F35, all'F16 e ad altri equipaggiamenti statunitensi.

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