secondo Ammiraglio Gilday, Capo delle operazioni navali della Marina degli Stati Uniti, l'esercitazione in cui il cacciatorpediniere pesante USS Michael Monsoor (classe Zumwalt), 4 cacciatorpediniere classe Burke, 2 Littoral Combat Ship, il sottomarino USS USS Hampton e l'LPD USS Anchorage, nonché le due navi robotiche Sea Hunter e Seahawk (nell'illustrazione della reception con la USS Monsoor sullo sfondo), al largo della costa della California, rappresenta un passo decisivo nell’implementazione della cooperazione tra sistemi automatizzati e sistemi pilotati per la Marina statunitense, e influenzerà profondamente la concezione stessa dell’evoluzione della flotta americana negli anni futuri.
battezzato PProblema di battaglia integrata dei sistemi senza pilota della flotta acifica 21, questa esercitazione, che riunisce anche gli aerei da pattugliamento marittimo P8A Poseidon, gli EA18G Growlers, nonché i droni MQ-8B Fire Scout e MQ-9 Sea Guardian, mira a consentire a una nave (Destroyer, LCS o SNA) di distruggere un bersaglio identificato e localizzato da un sistema senza pilota oltre l'orizzonte. Il gran numero di navi e droni coinvolti consentirà di valutare tutte le possibili interazioni, e di fornire una grande quantità di informazioni cruciali per il futuro della Marina americana, che sa di dover fare affidamento su navi robotiche e droni per affrontare la sfida imposto dal volume delle forze navali dell'Esercito popolare di liberazione cinese. Inoltre, questa esercitazione metterà alla prova il progetto Super Swarm guidato dall'Office of Naval Research, volto a implementare uno sciame di droni da una nave, una tecnologia particolarmente adatta per eliminare i sistemi di negazione dell'accesso.
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