L'S80 spagnolo potrebbe arrivare in India nel programma P75(i).

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Ciò farà sicuramente rabbrividire molte persone presso Naval Group. Secondo il sito navyrecognition.com, il costruttore navale spagnolo Navantia prenderebbe in considerazione l'integrazione del programma P75(i) per offrire il suo sottomarino S80, ampliando ulteriormente la già lunga lista di produttori europei pronti ad offrire i propri servizi in questo contratto strategico.

Ricordiamo che l'India ha recentemente lanciato il bando per progetti riguardanti il suo programma P75(i)., finalizzato alla costruzione di 6 nuovi sottomarini con propulsione AIP[efn_note]Air Independent Propulsion[/efn_note], che consentirà ai sommergibili di aumentare in modo molto significativo la loro autonomia in immersione. Oltre alle offerte russe, giapponesi e sudcoreane, si sono già fatti avanti 3 costruttori europei, la tedesca TKMS, la svedese Saab e il francese Naval Group, che già nel 75 aveva ottenuto l'aggiudicazione del contratto P2005 per la costruzione di 6 sottomarini Scorpene, attualmente in funzione.

Ma basta la concorrenza spagnola per irritare i francesi. Infatti, il sottomarino a propulsione convenzionale Scorpène era stato inizialmente progettato in collaborazione tra la DCNS e la spagnola Navantia, quest'ultima non avendo esperienza nella costruzione di sommergibili, ma avendo un mercato nazionale, mentre i francesi, molto esperti, sapevano che la Marina francese non avrebbe prendere in considerazione l’acquisizione di qualcosa di diverso dai sottomarini a propulsione nucleare. Nel 2008, DCNS ha deciso di porre fine alla partnership, dopo aver constatato che gli spagnoli avevano “saccheggiato” gran parte delle conoscenze e del know-how francese, con l'obiettivo di offrire il proprio sommergibile, l'S80.

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Resta il fatto che, nonostante un programma iniziato ufficialmente nel 2005 e l’accesso ai dati tecnologici francesi, lo sviluppo dell’S80 continua a rappresentare un problema, dato che la Marina spagnola non attende il primo esemplare prima del 2022, cioè 17 anni dopo dall’inizio del progetto, ritardi che di solito vediamo solo nei cantieri russi. Nel 2013, gli ingegneri spagnoli si sono resi conto che un errore di calcolo nella galleggiabilità della nave minacciava seriamente la sua capacità di rimanere a galla, e per risolvere questo problema è stato necessario allungare quest'ultima. Durante questo periodo lo Scorpène fu esportato in 4 paesi: 2 in Cile, 2 in Malesia, 6 in India e 4 in Brasile. Un'impresa per una nave che non è in servizio nella Marina del Paese produttore.

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