La Svizzera potrebbe scegliere il radar passivo per monitorare i suoi cieli e rilevare gli aerei stealth

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Nell’ambito del programma «AIR 2030» la Confederazione svizzera studia molto seriamente la possibilità di utilizzare non un sistema radar convenzionale, ma radar passivi, utilizzando radiazioni elettromagnetiche legate alle attività umane.

Questo tipo di radar presenta numerosi vantaggi, tra cui la capacità di rilevare aerei “stealth”, ma anche il funzionamento passivo. A differenza dei tradizionali radar attivi, i radar passivi non sono rilevabili dall'aereo rilevato, che non può quindi attuare contromisure come jamming o esche. 

D'altra parte, per essere efficaci, questi radar richiedono un'alta densità di radiazioni elettromagnetiche di origine umana, come quelle generate dalla rete telefonica mobile, o TNT. Questa densità è effettiva sul territorio svizzero.

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Tuttavia, un sistema passivo non può essere utilizzato come unica soluzione ed è necessario mantenere un sistema attivo tradizionale per soddisfare tutti gli scenari.

In ogni caso, e come abbiamo già osservato, si prevede che gli strumenti di rilevamento per velivoli stealth come l'F22, l'F35 o il Su-57 si diffonderanno nel prossimo decennio, per cui questa azione stealth non rappresenterà più vantaggi significativi oltre il 2030. Un elemento da tenere presente quando ci si appresta a ordinare un dispositivo molto più costoso degli altri, e che dovrà durare 50 anni, con la promessa di uno stealth che non supererà i 10 anni.

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