La creazione, poco più di un anno fa, dell'alleanza AUKUS che riunisce Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti, ha gravemente danneggiato le relazioni tra Parigi e questi tre paesi, soprattutto perché ha portato alla risoluzione unilaterale del contratto SEA 1000 volto a progettare e costruire 13 sottomarini di classe Attack venduti dalla Francia nel 2015, per sostituirli con 8 sottomarini d'attacco nucleari americani o britannici. Al di là delle difficoltà incontrate da Canberra nell’organizzare il passaggio a tale flotta, nonché dei costi aggiuntivi e dei ritardi aggiuntivi che tale decisione genera, ci sono voluti molti mesi, e il cambio di due dei tre capi di stato (il britannico Boris Johnson e l’australiano Scott Morrison), per normalizzare nuovamente i rapporti con la Francia. Tuttavia, il passaggio da un programma di propulsione sottomarina a un programma di propulsione nucleare per la Royal Australian Navy ha rapidamente evidenziato le difficoltà industriali incontrate dai 3 paesi per produrre gli 8 sottomarini australiani in tempo utile, soprattutto perché il paese ha poco spazio di manovra a causa all'obsolescenza dei suoi 6 sottomarini di classe Collins.
Di fronte a una marina cinese in piena esplosione di capacità, che accoglie ogni anno più di 30 unità navali di punta, mentre i cantieri americani possono consegnarne solo una decina, gli Stati Uniti faticano ora a sostenere l’aumento di capacità e potere di alcuni dei loro alleati, in particolare nel settore sottomarino, mentre la Gran Bretagna, purtroppo, non è in grado di fornire una soluzione industriale efficace in questo settore. D’altro canto, per rispondere alla sfida posta dalla Cina e dalla sua marina nel Pacifico, ma anche per contenere l’ammodernamento della flotta sottomarina russa nell’Atlantico e nei mari artici, sembra ormai certo per gli Stati Uniti che dotare alcuni dei suoi alleati di sottomarini d’attacco a propulsione nucleare costituisce un’alternativa efficace.
È senza il minimo dubbio sulla base di questa osservazione che il senatore repubblicano dell'Idaho James Risch, in occasione del Forum internazionale sulla sicurezza di Halifax, ha proposto di creare sul modello dell'alleanza AUKUS, un'alleanza militare e tecnologica che riunisce questa volta, attorno agli Stati Uniti, la Francia e il Canada. Si tratterebbe, infatti, di un’architettura rigorosamente identica all’alleanza Aukus, con gli Stati Uniti, una nazione che ha la tecnologia e la capacità di produrre sottomarini d’attacco a propulsione nucleare, e un paese che deve sostituire, a medio termine, la sua flotta di sottomarini convenzionali composta da 4 sottomarini classe Victoria. Inoltre, mentre l’Australia svolge un ruolo strategico nel controllo del Pacifico meridionale, il Canada è un attore sia dell’Atlantico che del Pacifico e, attraverso la sua posizione, svolge un ruolo cruciale nel controllo delle acque artiche, sia che si conosca la posizione preferita per lo spiegamento degli SSBN russi. .
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