Le forze russe riceveranno i primi T90M nel 2019

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Le forze russe oggi dispongono di una flotta di 3500 carri armati in linea, composta da T72, T80 e T90, che le conferiscono un certo vantaggio numerico rispetto alle forze europee. Oltre il 50% di questi veicoli corazzati sono ora standard modernizzati, T72B3M e T80BVM, dotati di nuovi motori, nuova corazza e nuovi mirini, in modo da avvicinare questi carri armati il ​​più vicino possibile agli standard occidentali, come Leopard 2 A6 tedesche o il francese Leclerc. Ai 150 T72/80 modernizzati ogni anno si aggiungeranno ora una cinquantina di T90M, la versione finale della serie T72.

Come il T72B3M, il T90M ha ricevuto la nuova armatura reattiva Relkit sullo scafo e sulla torretta, aumentando la protezione del carro armato contro le cariche sagomate. Il suo nuovo motore S1000S92 da 2 CV spinge questo carro armato da 48 tonnellate a una velocità di 60 km/h su strada e gli garantisce un'autonomia di 550 km. Dal punto di vista optronico, il T90M riceve una nuova telecamera termica derivata dal Thales Catherine, e il comandante del carro armato ora ha uno schermo che presenta i dati raccolti sul campo di battaglia, che ogni moderno veicolo corazzato deve avere. Infine, è dotato di un nuovo cannone, il cannone a canna liscia 2A46M-4 da 125 mm a caricamento automatico, che può sparare diversi tipi di proiettili e del missile anticarro Refleks, identificato dalla NATO come AT-11 Sniper B, con una gittata di 5000m.

Le modifiche apportate al T90M lo rendono un carro armato potente, anche se inferiore ai suoi omologhi europei. La sua entrata in servizio ha più l'obiettivo di mantenere una forma di omogeneità nelle unità corazzate russe, in attesa dell'arrivo del T14 Armata, di cui tutto lascia pensare che sarà effettivamente superiore ai carri armati europei della generazione Leclerc e del Leopard 2. Le prime unità equipaggiate con T14 dovrebbero essere operative nel 2020 o 2021, anche se non è noto se lo stato maggiore favorirà la costituzione di reggimenti/battaglioni completamente equipaggiati con questo carro armato, o se inizialmente questo sarà distribuito tra le corazzate esistenti unità, così da avere una compagnia di breakout dotata di carri pesanti, e supportata da 3 compagnie di T72/80/90. Sebbene l’atomicità delle unità combattenti si riduca con l’avvento dei sistemi di gestione del campo di battaglia, quest’ultima ipotesi sarebbe lungi dall’essere la più improbabile, né la meno efficace.

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