Dassault Aviation e Airbus DS uniscono le forze per sostenere l'industria aeronautica della difesa europea

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Dassault Aviation, attraverso il suo CEO Eric Trappier, e Airbus Defense & Space, attraverso il suo CEO Dirk Hoke, hanno presentato un fronte unito per annunciare la loro collaborazione sul futuro aereo da combattimento franco-tedesco FCAS, nonché sul drone EuroMale, mentre i ministri della Difesa francese, Florence Parly, e quello tedesco, Ursula von der Leyen, annunceranno il lancio del progetto a livello governativo. Secondo diverse fonti, sembrerebbe che Dassault Aviation supervisionerà la progettazione complessiva e gli aspetti di volo dell'aereo (cellula, motore) mentre Airbus supervisionerà i suoi sistemi.  

Questo annuncio arriva dopo diversi mesi di trattative per decidere chi avrebbe fatto cosa, dato che la vicenda non aveva avuto un inizio molto entusiasta da parte dei due industriali, quando fu annunciata nel giugno 2017 dal presidente Macron e da E.Merkel. Sembra che in compenso la Germania abbia ottenuto la gestione del progetto del futuro carro armato franco-tedesco, che sarà prodotto dal gruppo franco-tedesco KNDS, mentre sta già pilotando l'EuroMale, il drone MALE europeo.

Questo annuncio arriva in un momento in cui Lockheed e l’aeronautica americana stanno impiegando molta persuasione e lobbying per cercare di convincere le autorità tedesche a scegliere l’F-35 per sostituire il suo Tornado. Tuttavia, sia per Airbus che per Dassault Aviation, la scelta dell'F-35 da parte della Germania comporterebbe il completo spostamento dei paesi europei verso gli aerei americani, anche se diversi paesi sono attualmente in fase di consultazione (Belgio, Finlandia, Spagna). 

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Uno dei principali argomenti avanzati dal produttore americano si basa sul possibile utilizzo della bomba nucleare americana B-61 sotto il controllo della NATO, che sarà integrata a priori nell'F-35, mentre al momento non è in atto alcuna procedura di integrazione. non pianificato sul Typhoon. Questo è anche lo stesso argomento avanzato in Belgio contro il Typhoon, E il Rafale. 

Tuttavia, questo “ricatto” della bomba è artificiale, poiché il controllo delle armi nucleari rimane nelle mani degli Stati Uniti e i paesi della NATO forniscono solo il vettore di trasporto. Questi paesi, infatti, non hanno alcun controllo sugli obiettivi o sulle condizioni di utilizzo di queste armi.

Inoltre, le probabilità che un aereo riesca ad avvicinarsi abbastanza a un bersaglio che richieda una carica nucleare per sganciare una munizione gravitazionale sono basse, se non inesistenti, anche per un aereo stealth come l’F35, date le sue prestazioni anti-aereo moderne. sistemi di difesa aerea.

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Per questo motivo la Francia ha sviluppato il missile nucleare ASMPA, lanciato da una distanza di sicurezza (fino a 500 km secondo le stime) e che raggiunge mach 3 con il suo statoreattore. La bassa quota e la penetrazione ad alta velocità del Rafale associati alle prestazioni dell'ASMPA costituiscono oggi la componente aerea della deterrenza francese. 

Mentre sono iniziati i lavori per sostituirlo con un missile ipersonico ASN4G di nuova generazione, la cui entrata in servizio è prevista per il 2035, la conclusione di un accordo riguardante l'utilizzo dei missili ASMPA da parte di alcuni partner europei che sfruttano il Rafale, secondo un protocollo paragonabile a quello messo in atto dalla NATO e dagli Stati Uniti, potrebbe senza dubbio contribuire a generare un cambiamento nella percezione del coinvolgimento della Francia nella difesa europea. Non c'è dubbio che in Belgio questo gesto potrebbe far oscillare parte dell'opinione pubblica e, di conseguenza, parte della classe politica, a favore dell'offerta francese.

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