Ieri sera abbiamo pubblicato un articolo (per evitare confusione, è stato cancellato ed è accessibile per informazioni alla fine di questo articolo) riguardante l'annunciata decisione di Varsavia di trasferire i suoi aerei da combattimento MiG-29 alla base americana di Rammstein in Germania, suggerendo che gli Stati Uniti assicurerebbero la consegna di questi caccia alle forze aeree ucraine per sostenere lo sforzo di difesa contro l'aggressione russa. Nello stesso comunicato stampa, le autorità polacche hanno annunciato che avrebbero sostituito gli aerei offerti indirettamente all'Ucraina con l'acquisto di aerei da combattimento di seconda mano con le stesse capacità dei MiG-29, suggerendo che gli Stati Uniti avevano accettato di vendere quelli usati F-16 a Varsavia. Il comunicato polacco concludeva invitando anche gli altri paesi dell'Est europeo che dispongono di questo tipo di aerei a fare lo stesso, lasciando pochi dubbi sul sostegno di Washington a questa operazione.
Due ore dopo, il Dipartimento della Difesa americano, a voce di Il vicesegretario alla Difesa John Kirby, ha negato completamente quella che definisce una “proposta polacca”. Secondo lui, gli Stati Uniti non desiderano ricevere MiG-29 polacchi o altri nella base Rammstein e non hanno alcuna flotta di aerei che soddisfino le aspettative polacche e che possano essere venduti a breve termine. Ovviamente, le autorità polacche e americane si sono coordinate male, se non per niente, in questa materia, creando una significativa cacofonia all’interno della NATO, anche se sta affrontando la più grande crisi di sicurezza degli ultimi 40 anni.
Un simile fallimento nella comunicazione ha probabilmente molteplici origini. È difficile immaginare, infatti, che i polacchi si impegnino nella divulgazione di un assetto così avanzato e complesso che coinvolge la base aerea di Rammstein, e quindi un interventismo americano molto più significativo di quanto non sia stato dall’inizio del conflitto di fronte a Vladimir Putin, senza l'argomento è stato effettivamente studiato e approvato ai massimi livelli a Washington e Bruxelles. Come abbiamo scritto ieri, una tale strategia presupponeva un profondo cambiamento nel coinvolgimento di Washington in questa crisi, suggerendo che gli Stati Uniti disponevano di informazioni su un cambiamento di atteggiamento da parte di Vladimir Putin, che avrebbe dovuto rispondere alle aperture di Volodymyr Zelensky o per ridurre le perdite significative all'interno del suo esercito impegnato in un'offensiva fuori programma. Ovviamente, non è questo il caso.
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[…] di equipaggiamento militare. Per il presidente polacco si trattava, ancora una volta dopo l'episodio dei Mig-29, di lusingare la propria immagine nell'Europa dell'Est e in Ucraina, a scapito del suo vicino tedesco, […]
[…] à plusieurs reprises, des frictions entre certains membres de l'alliance, comme lorsque Varsovie proposa d'envoyer ses Mig-29 sur une base américaine, pour qu'ils puissent être envoyés par la suite en Ukraine, ce que Washington refusa tutto […]