L'Iran annuncia il rafforzamento della difesa antiaerea con il "nuovo" radar a bassa frequenza

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Le autorità iraniane hanno annunciato la messa in servizio del loro “nuovo” radar Falaq, un radar per il rilevamento e l'acquisizione di bersagli aerei che si muovono tra il livello del mare e un'altitudine di 120 km, con una portata massima di 400 km. L'entrata in servizio di questo radar ha dato luogo ad una cerimonia alla quale hanno partecipato il generale Khatam ol-Anbiya, comandante dell'esercito iraniano, e il generale di brigata dell'aeronautica militare Alireza Sabahi Fard. Questo sistema collaborerà con il nuovo sistema di difesa antiaerea Bavar 373, che è entrato in servizio operativo pochi mesi fa, capace di ingaggiare bersagli aerei a 300 km di distanza.

Il radar Falaq, infatti, non è una novità. Si tratta di un radar Gamma-DE trasferito dalla Russia alla Repubblica Islamica dell'Iran negli anni 90. A causa della mancanza di manutenzione e di pezzi di ricambio, il radar era fuori servizio da diversi anni, ma gli ingegneri iraniani sarebbero riusciti a ripristinarlo , senza dover ricorrere (ufficialmente) all'aiuto della Russia. È un radar che utilizza una lunghezza d'onda appartenente alla gamma UHF, classificandolo come radar a bassa frequenza. Esso beneficia infatti delle specificità di queste lunghezze d'onda, e in particolare della loro maggiore efficienza rispetto ai radar tradizionali rispetto ai dispositivi stealth, dovuta a fenomeni di ragionamento che aumentano la riflessività radar dei dispositivi.

Bavar 373 Notizie sulla difesa | Difesa antiaerea | Iran
Batteria di lancio del sistema iraniano Bavar-373

La presenza di questo nuovo radar Falaq e del Bavar-373 e S-300 consente all’Iran di avere capacità di impegno a lunga distanza vicine al rifiuto di accesso. Tuttavia, tutte queste tecnologie sono conosciute da quasi due decenni dalle forze occidentali e israeliane, che ne conoscono le prestazioni, le frequenze e che spesso dispongono di mezzi di disturbo adeguati. In ogni caso, la molteplicità dei sistemi di difesa antiaerea iraniani, come la difesa multistrato russa o cinese, rappresenterebbe un avversario significativo per qualsiasi forza aerea, anche se americana.

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