Le ambizioni navali cinesi sono rivelate

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In occasione del lancio del 19° e 20° cacciatorpediniere Tipo 052D e della sessantesima corvetta Tipo 056 dal 2012, diversi commenti ufficiali Le autorità cinesi forniscono una migliore comprensione delle ambizioni del paese in termini di flotta d'alto mare.

Apprendiamo così, senza che ciò costituisca una vera sorpresa, che le autorità cinesi non hanno intenzione di ridurre gli sforzi per produrre nuove navi da combattimento nel prossimo futuro. Pertanto, nei prossimi anni dobbiamo aspettarci la consegna annuale di 3 o 4 cacciatorpediniere Tipo 052D e cacciatorpediniere pesanti Tipo 055, altrettante fregate tra cui il nuovo modello Tipo 054B dovrebbero essere presto varate, nonché un grande edificio tipo LHD[ efn_note]molo per elicotteri da atterraggio o nave d'assalto portaelicotteri[/efn_note], LPD[efn_note]molo per piattaforme di atterraggio o nave d'assalto[/efn_note] e portaerei, per citare solo le grandi unità al largo.

Per fare un confronto, la Marina francese disporrà di una flotta di 4 cacciatorpediniere antiaerei (classe Forbin e classe Alsace), 6 cacciatorpediniere antisommergibile (classe Aquitaine), 5 fregate (tipo FDI), 3 LHD (classe Mistral) e una nave nucleare portaerei (classe Charles de Gaulle); la Marina cinese riceverà quindi ogni 2 anni una flotta di superficie paragonabile, se non superiore, alla flotta francese di 1° livello.

Inoltre, diversi esperti cinesi stimano ora che ciascuna delle 6 flottiglie offshore cinesi sarà composta da 6 cacciatorpediniere e 6 fregate, e che ciascuna delle 3 flotte avrà almeno 2 GAN[efn_note]Groupe Aéro Navale[/efn_note], lo stesso composto da una portaerei e dalla sua scorta.

Non c’è dubbio che la Marina cinese sia ora sulla buona strada per raggiungere, se non superare, la Marina statunitense nel prossimo decennio. Se il numero delle portaerei della Marina americana supererà sempre quello dell'Esercito popolare di liberazione del popolo[efn_note], la flotta di superficie statunitense, composta da 80 incrociatori e cacciatorpediniere e 20 fregate, sarà ampiamente superata da quella cinese flotta d’alto mare, che nel 2030 schiererà 90 incrociatori e cacciatorpediniere e da 50 a 60 fregate.

Considerando che la Marina cinese, date le note ambizioni politiche del Paese, non ha alcun interesse a schierarsi in modo massiccio nell’Atlantico, l’equilibrio di potere nel Pacifico e nell’Oceano Indiano sarà probabilmente a favore della Cina, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale. .

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