Come molti paesi, l’India ha, per molti anni, trascurato la modernizzazione delle sue forze armate, a favore di azioni più lucrative dal punto di vista elettorale, o altro... Allo stesso tempo, il Pakistan, e soprattutto la Cina, hanno rispettato traiettorie di modernizzazione e rafforzamento delle proprie forze armate in una pianificazione particolarmente controllata, tanto che oggi Nuova Delhi si trova a dover finanziare un numero molto elevato di programmi di Difesa, tutti ugualmente strategici rispetto agli altri. A ciò si aggiunge una gestione spesso caotica dei suoi programmi di acquisizione, come è avvenuto, ad esempio, con il programma MMRCA, che avrebbe dovuto consentire alle forze aeree indiane di averne quasi un centinaio nel 2020. Rafale “make in India”, che avrebbe naturalmente modificato profondamente gli equilibri di potere rispetto ai due vicini. Basta osservare l'entusiasmo del pubblico suscitato dall'arrivo dei primi 5 Rafale India nel paese per essere convinto.
Tra i programmi che hanno avuto una gestione più caotica in India, in cima alla classifica c'è quello relativo alla sostituzione degli aerei cisterna Iliouchine Il-78 dell'aeronautica militare indiana, velivoli essenziali per sfruttare al massimo la portata e la la resistenza dei moderni aerei da combattimento come il Rafale, il Mirage 2000 o il Su-30MKI. E questo è particolarmente vero perché né la Cina né il Pakistan hanno un vantaggio significativo in questo ambito, almeno per il momento. Per due volte, nel 2010 e poi nel 2016, l'Airbus A330 MRTT ha vinto la competizione internazionale contro aerei americani e russi e, in due occasioni, le autorità indiane hanno annullato il programma, ufficialmente per motivi di costo.
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