Il primo S400 arriverà in Turchia 7 2019 di luglio

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Secondo diverse fonti confermatrici, sia russe che turche, la consegna del primo lotto di S400 russi consegnati alla Turchia dovrebbe arrivare sul suolo ottomano questa domenica, diversi mesi prima della data inizialmente prevista. Sembra che sia le autorità turche che quelle russe abbiano voluto accelerare la consegna, in modo da porre fine all’attuale status quo con gli Stati Uniti.

Se il presidente turco, RT Erdogan, è rimasto fermo su questa consegna, nonostante le minacce di Washington, ha voluto anche essere fiducioso, assicurando più volte che non pensava che gli Stati Uniti avrebbero applicato sanzioni al suo Paese. Allo stesso modo, ha sostenuto che l'aeronautica di Ankara è in attesa della consegna dei 100 F35A ordinati e che non aveva dubbi che ciò avverrà, pur sottolineando il rigoroso rispetto da parte delle industrie turche e dei suoi eserciti degli impegni assunti con il programma F35 nonché alla NATO.

Batteria del sistema S400 implementato dalle forze russe composto da 2 lanciatori e un radar Defense News | Alleanze militari | La comunicazione istituzionale della Difesa
Il sistema S400 acquisito dalla Turchia

Mantenendo tale posizione, il presidente turco scarica così ogni responsabilità di probabili future tensioni con Washington esclusivamente sulle autorità americane, liberandolo da numerosi ostacoli per posizionarsi come vittima, e quindi giustificare tutte le decisioni che prenderà se. necessario. Questo atteggiamento è dettato anche dalla perdita di notorietà che ha subito, in particolare in seguito alla perdita del municipio di Istanbul il 24 giugno da parte del suo partito. Non c’è dubbio che la radicalizzazione di alcune posizioni espresse, e il timore di una guerra economica con gli Stati Uniti, abbiano giocato a suo svantaggio in questa materia, e quindi spiega questa superficiale pacificazione.

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Perché se lo status quo fosse stato mantenuto davanti all’opinione pubblica, numerose informazioni hanno dimostrato che le autorità turche si erano preparate, durante questo periodo, a far fronte ad un embargo tecnologico, militare ed economico, da parte degli Stati Uniti, e potenzialmente di alcuni dei i suoi alleati. Così, il riavvicinamento con Mosca ha subito un'accelerazione, con l'annuncio della partecipazione della Turchia al programma S500, l'ordine di elicotteri Kamov per la sicurezza civile, e soprattutto l'apertura delle discussioni sul Su57 e sul supporto tecnologico al programma T-FX di un nuovo caccia di nuova generazione per sostituire, a partire dal 2026, gli F16 della sua aviazione, nel caso in cui anche i partner britannici del programma, BAe e Rolls-Royce, dovessero ritirarsi. Altri contatti sarebbero stati presi, questa volta con Pechino, per quanto riguarda l'FC-31, le cui caratteristiche sono molto simili al programma del produttore TAI.

Uno dei prototipi del programma PAK FA che diventerà il Su57 Defense News | Alleanze militari | La comunicazione istituzionale della Difesa
La Turchia punta sul Su57 russo come alternativa all’F35A

La mancanza di reazione alle recenti dichiarazioni turche suggerisce che Washington si sta preparando ad affrontare questa consegna, sia nei confronti del suo parlamento che dei suoi alleati. In ogni caso, l’esito di questa vicenda è ormai vicino.

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