L'esecuzione della LPM messa in pericolo dalle difficoltà economiche nazionali

- Pubblicità -

In gran parte segnato dalla crisi dei Gilet Gialli, il tour de force di bilancio per quanto riguarda il finanziamento delle operazioni esterne ed interne della Legge Finanziaria di Modificazione, sembra precedere gravi conseguenze riguardanti l’attuazione della Legge di Programmazione Militare 2019-2025.  

Ricordiamo che gli eserciti hanno stanziato 750 milioni di euro per finanziare costi aggiuntivi legati alle operazioni esterne ed interne. Del saldo, che rappresenta il divario tra l'importo accantonato e la spesa effettiva, pari a 1,3 miliardi di euro, si sarebbe dovuto tener conto, a fine anno, della "solidarietà interministeriale", come previsto dalla precedente LPM, la legge finanziaria 2018 e LPM 2019-2025. Tuttavia, nella legge finanziaria di modifica presentata al Parlamento a novembre, e da esso approvata, questo equilibrio spetterà in ultima analisi al Ministero delle Forze Armate.

Se una parte degli importi richiesti è stata prelevata dai margini di sicurezza di bilancio o dai risparmi realizzati (volontariamente o meno), dal “Titolo 2”, vale a dire le spese per il personale, una parte significativa è stata prelevata dal “Titolo 5”, vale a dire le spese per le attrezzature, che ha portato a rinvii degli ordini . 

- Pubblicità -

Mentre la LPM2019-2025 doveva essere volontaria e “una pausa” rispetto agli anni precedenti, questo ritorno ai “buoni vecchi trucchi” di Bercy è motivo di preoccupazione per quanto riguarda l’esecuzione della LPM. Soprattutto perché non c’è motivo di pensare che la situazione sarà diversa nel 2019, anche se lo stanziamento di bilancio OPEX è stato aumentato a 950 milioni di euro. In assenza di finanziamenti interministeriali, il pieno carico delle spese OPEX/OPINT sui bilanci dell’esercito comporterà, dal 2018 al 2023, una perdita di quasi 2 miliardi di euro per gli eserciti, ovvero una diminuzione del 7% dell’aumento previsto del credito .

Ma la principale minaccia all’attuazione della LPM non è questo artificio di bilancio, bensì la crescita francese, che rifiuta ostinatamente di riprendersi. Le ipotesi di crescita utilizzate per progettare il LPM probabilmente non saranno realizzate nel 2019, e probabilmente nemmeno nel 2020. Il governo dovrà quindi affrontare un difficile compromesso, se accettare o ridurre gli stanziamenti ad altri ministeri per sostenere l’esecuzione del LPM. LPM. Tuttavia, data la situazione sociale esplosiva del Paese, sarà grande la tentazione di ignorare il grande muto, anche se questo LPM è giudicato, a giudizio di tutti gli specialisti della materia, essenziale per evitare un collasso di capacità già in atto.

È più che mai necessario studiare rapidamente nuovi modelli di finanziamento della Difesa, che permettano di garantire e addirittura prolungare l’esecuzione della LPM, senza incidere sulla spesa statale, come la dottrina Difesa per Valorizzazione. 

- Pubblicità -

Per ulteriori

SOCIAL NETWORKS

Ultimi articoli