La famiglia dei missili anti-nave MM40 Exocet si arricchisce di un nuovo standard, già in servizio su alcune unità della Marina francese. L'MM40 Block3C avrebbe un nuovo cercatore in grado di discernere i suoi bersagli, vale a dire di riconoscere e colpire bersagli con il maggior valore militare. Questa capacità è anche integrata nei nuovi missili americani LRASM che sostituiscono gli Harpoons e negli NSM norvegesi, presentati come missili di nuova generazione.
La Marina francese riceverà 15 nuovi missili MM40 B3C entro il 2020, probabilmente per equipaggiare gli ultimi due FREMM (8 unità ciascuno), e i missili MM40 B3 attualmente in servizio verranno gradualmente portati a questo standard. Non si fa invece alcuna menzione dei missili AM39 lanciati dall' Rafales M o l'Atlantic 2, né all'SM39 lanciato dai sottomarini nucleari francesi. È probabile però che anche queste due versioni vengano portate a questo standard, il che comporta un decisivo vantaggio operativo.
Il missile MM40 ha una gittata di oltre 200 km e un'elevata velocità di crociera subsonica. C'è quindi un ritardo di oltre 10 minuti tra il lancio e l'impatto, periodo durante il quale la configurazione del bersaglio può evolversi. È proprio in questo ambito che l'MM40 B3C apporta un forte valore aggiunto, poiché è in grado di identificare, da una serie di obiettivi, quello che risulta di maggiore interesse (una portaerei, una nave d'assalto, una nave cisterna... ).
Per identificare gli obiettivi, il missile consulta un database interno di sagome a infrarossi, un database arricchito dalla Marina francese che schiera navi e aerei in modo permanente su tutti i mari.
Da notare che i francesi e gli inglesi lavorano insieme la costruzione di un nuovo missile, un tempo identificato dal nome Perseus identificato dall'acronimo FMAN/FMC per Future Anti-Ship Missile/Future Cruise Missile, che sostituirà sia i missili della famiglia Exocet (AM39, SM39 e MM40) che i missili da crociera SCALP utilizzati dall'Aeronautica Militare e dall'Aviazione Navale francese, entro il 2030. Era quindi necessario modernizzare l'Exocet (e lo SCALP) per mantenere le prestazioni operative degli eserciti francesi fino alla consegna del nuovo missile.