Quali saranno le conseguenze degli attacchi americani e britannici contro lo Yemen?

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Le forze armate americane e britanniche, supportate da navi provenienti da Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi, hanno effettuato il 12 gennaio una serie di attacchi contro installazioni militari Houthi nello Yemen, identificate come collegate ai numerosi attacchi di droni e missili lanciati da i ribelli Houthi dello Yemen occidentale, contro le navi in ​​transito nel Mar Rosso.

Attacchi statunitensi e britannici contro siti militari Houthi

Secondo un comunicato stampa diffuso dal Segretario della Difesa, Lloyd Austin, ancora ricoverato in ospedale, gli scioperi americani e britannici del 12 gennaio siti mirati di missili balistici e da crociera, nonché siti di lancio di droni, ma anche installazioni radar costiere e mezzi di rilevamento aereo (capire le basi aeree da cui operano questi mezzi).

L'americano attacca Arleigh Burke BGM 109 Tomahawk
I cacciatorpediniere americani di classe Arleigh Burke trasportano spesso 24 missili da crociera BGM-109 Tomahawk.

I comunicati stampa degli Houthi, e le testimonianze raccolte dalle varie agenzie di stampa, riferiscono infatti di numerose esplosioni provenienti dalla base militare adiacente all'aeroporto di Sanaa, nonché contro la base navale di Hodeidah e diversi siti militari nella regione di Hajjah, al confine con il fiume Rosso. Mare e confine saudita nel nord-ovest del paese.

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Per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha ordinato questi attacchi, si tratta di una risposta ai numerosi attacchi effettuati nelle ultime settimane dalle forze Houthi contro navi militari e civili che navigano nel Mar Rosso e vicino al Golfo di Aden, oltre all'invio di un messaggio messaggio chiaro al governo Houthi, ma anche agli iraniani che lo sostengono, e che sono direttamente implicati dall’esecutivo americano.

Le navi della coalizione che navigano in quest'area per proteggere il traffico marittimo civile hanno, infatti, registrato 27 attacchi effettuati da droni, missili da crociera e missili balistici antinave, contro navi presenti in quest'area, tra cui navi della US Navy, della Royal Marina Militare o Marina Nazionale Francese.

Come era prevedibile, questa risposta, trattandosi solo di una risposta dopo molteplici provocazioni, contro le installazioni militari degli Houthi, ha immediatamente suscitato reazioni violente e condanne da parte del governo, degli Houthi, ma anche dell’Iran.

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Fregata Linguadoca
La fregata francese Languedoc ha anche intercettato diversi missili e droni Houthi lanciati contro di essa o contro navi civili, ma non ha partecipato agli attacchi americani e britannici del 12 gennaio.

La Russia, dal canto suo, ha immediatamente chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Les autorités saoudiennes, pour leur part, ont appelé à la désescalade et à la retenue, alors que l'Égypte, pourtant lourdement affectée par la diminution du trafic maritime en mer Rouge, donc sur le canal de Suez, est pour l'heure restée silenziosa.

Provocazioni Houthi nel Mar Rosso, ma a che scopo?

Non c’è dubbio che questi ripetuti attacchi contro navi mercantili e militari nel Mar Rosso, effettuati dalle forze armate Houthi dalla costa yemenita, avessero lo scopo di provocare una simile risposta da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati. Il loro intervento non è quindi affatto una sorpresa, né per gli osservatori esterni né per le autorità Houthi e i loro sostenitori a Teheran.


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