I progressi di Donald Trump nei sondaggi aumentano le preoccupazioni in Europa

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Donald Trump appare più che mai il favorito indiscusso delle primarie repubblicane che inizieranno il 15 gennaio con lo stato dell'Iowa, nonostante le azioni legali che ostacolano il ritorno dell'imprenditore ai vertici del Grand Old Party.

Allo stesso tempo, nell’ipotesi di una vittoria di Trump riguardo alla nomination repubblicana, i sondaggi sembrano volgere, in modo limitato ma significativo, a suo favore contro Joe Biden, per diventare (o restare), il prossimo inquilino la casa Bianca.

Per molto tempo questa possibilità è stata esclusa, o almeno ignorata, dai leader europei, in particolare per i paesi membri della NATO, la cui difesa si basa principalmente sul sostegno militare americano.

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Già nel 2020 Donald Trump aveva dichiarato morta la NATO, secondo Thierry Breton

Alors che la prospettiva emerge sempre più chiaramente attraverso i sondaggi, su entrambe le sponde dell'Atlantico emergono preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda l'annunciato desiderio di Trump escludere gli Stati Uniti dall’Alleanza, e perfino di ritirarsene.

Thierry Breton
Il commissario europeo ha illustrato le necessità del nuovo fondo europeo di investimenti industriali per la difesa, con un aneddoto sull’incontro tra Donald Trump e Ursula von der Leyen nel 2020.

Questo 9 gennaio, il Commissario Europeo, Thierry Breton, ha raccontato un aneddoto sull'argomento, risalente al 2020, quando Trump era ancora presidente, a proposito di un incontro con Ursula von der Leyen, la presidente dell'UE.

Alla domanda sulla posizione degli Stati Uniti riguardo ad un possibile attacco contro i paesi europei membri della Nato, il presidente americano è stato particolarmente diretto. “Devi capire che se l’Europa viene attaccata, non verremo mai ad aiutarti e a sostenerti”, ha risposto direttamente al presidente europeo.

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"La NATO è morta e noi ce ne andremo, lasceremo la NATO", ha aggiunto, riferendosi al presunto debito tedesco nei confronti degli Stati Uniti di 400 miliardi di dollari, per gli sforzi di difesa americani compiuti per proteggere la Germania dal 1949. Thierry Breton non ha fornito dettagli la risposta del Presidente dell’Unione Europea, anche se si può facilmente immaginare lo shock che tali affermazioni avrebbero potuto suscitare.

Il commissario europeo ha raccontato questo aneddoto presentando una nuova iniziativa europea, volta a rafforzare l’autonomia strategica del vecchio continente, un fondo europeo di investimenti per la difesa da 100 miliardi di euro, destinato a sostenere gli investimenti per aumentare la produzione industriale della difesa all’interno dell’Ue.

Gli europei cercano di reagire a un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca

La digressione di Thierry Breton è sintomatica della crescente preoccupazione, a Bruxelles, ma anche in diverse capitali europee, per illa futura politica internazionale americana se Donald Trump dovesse vincere le elezioni di questa fine anno.

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Donald Trump e Jim Mattis
Il segretario alla Difesa Jim Mattis ha ampiamente supervisionato i possibili eccessi di Donald Trump durante la prima parte del suo mandato.

E l’annuncio del nuovo fondo di investimento industriale per la difesa rientra in una serie di misure messe in atto, o annunciate, nelle ultime settimane, proprio per cercare di contenere un simile cataclisma.


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