Esportazione di Eurofighter Typhoon all'Arabia Saudita presto autorizzata dalla Germania

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Per voce del ministro degli Esteri, Annalena Baerbock, Berlino si è detta pronta a togliere l'embargo sulla vendita dei caccia Eurofighter Typhoon, in occasione della sua visita in Israele il 7 gennaio. Sepolto il caso Jamal Khashoggi, per le autorità tedesche si tratta di promuovere il “ruolo positivo” svolto da Riad nel conflitto tra Hamas e Israele. Questo annuncio apre la strada all'esecuzione dell'opzione per 48 caccia Eurofighter Typhoon revocato nel 2018 per le forze aeree saudite e da allora bloccato dalla Germania.

Dopo l'assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi e l'incriminazione dei servizi segreti del regno per questa sordida vicenda, Berlino si era sempre rifiutata di consegnare le parti e porzioni di dispositivi necessarie alla costruzione di 48 caccia Eurofighter Typhoon ordinato da Riad qualche mese prima, revocando l'opzione annessa all'ordine dei primi 72 aerei consegnati tra il 2009 e il 2016.

Ma, mentre le opportunità di esportazione tendono a ridursi per i caccia europei, soprattutto di fronte alla concorrenza degli F-35 americani e dei caccia Rafale francese, e che gli ordini nazionali dei 4 membri del Consorzio Eurofighter (Germania, Spagna, Italia e Gran Bretagna), questa opzione ha assunto, negli ultimi mesi, una dimensione critica per consentire il mantenimento della catena di montaggio degli aerei, oltre il 2028.

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Euro Fighter Typhoon Arabia Saudita
L'aeronautica saudita ha ordinato 72 Eurofighter Block II nel 2009.

Da quel momento in poi, i partner di Berlino, guidati da Londra e Madrid, hanno aumentato la pressione su Berlino affinché la Germania ammorbidisse le sue posizioni su questo tema. Sembrerebbe che la posizione saudita nel conflitto israelo-palestinese dopo l’attacco del 7 ottobre abbia fornito alle autorità tedesche l’occasione perfetta per rispondere favorevolmente alle richieste dei suoi partner europei.

Verso l'esecuzione dell'opzione contrattuale per 48 Eurofighter Typhoon aggiuntivi da parte dell’Arabia Saudita

Infatti, durante la visita in Israele, il ministro degli Esteri tedesco ha annunciato che il suo Paese non si opporrà più alla vendita di caccia europei a Riad, proprio per rispondere alla posizione conciliante e misurata delle autorità saudite nel contesto di questo conflitto.

Si tratta, in un certo senso, di un’opportunità inaspettata per consentire a Berlino di cambiare la sua posizione. Infatti, un passo indietro puro e semplice su questo tema sarebbe stato certamente interpretato, dall'opinione pubblica tedesca, come un segnale di debolezza sulla scena internazionale.

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Lì, invece, si tratta di cambiare la percezione della geopolitica regionale, e la risposta germanica, in un perfetto esempio della dottrina del Real Politick tedesco, che sarà sicuramente molto meglio accettata dagli stessi tedeschi.

Typhoon Spagna
Con i programmi Alcyon I e II, la Spagna ha ordinato 43 nuovi Eurofighter Typhoon gli ultimi due anni.

Una volta aperta ufficialmente la porta da Annalena Baerbock, ormai non vi è più alcun ostacolo, a parte la validazione del Bundestag, affinché Eurofighter accetti l'opzione saudita e la vendita dei 48 velivoli interessati, essendo state negoziate le disposizioni contrattuali e tecniche da molto tempo tra le due parti.

Una decisione attesa con impazienza da Eurofighter e dai suoi partner industriali

Questo sarà un enorme sollievo per il consorzio Eurofighter, e per i suoi principali attori come la britannica BAe, l'italiana Leonardo e l'europea Airbus DS, di orientamento tedesco, che vedevano avvicinarsi con preoccupazione la scadenza del 2028 e l'esaurimento degli ordini da parte dei suoi membri , in questo caso, gli ordini tedesco e spagnolo, che saranno gli ultimi.

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Questi produttori, infatti, tutti coinvolti nei due principali programmi europei di caccia di nuova generazione FCAS (Germania e Spagna) e GCAP (Gran Bretagna e Italia), erano particolarmente preoccupati per il periodo che intercorre tra la fine della linea di produzione Typhoon, e l'inizio della costruzione industriale del NGF (FCAS) e del Tempest (GCAP), probabilmente tra il 2033 e il 2036, a seconda dei programmi.


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