L'India crea la sua agenzia spaziale orientata alla difesa

Le elezioni legislative indiane del maggio 2019 hanno dato al partito del Primo Ministro N. Modi la maggioranza legislativa assoluta, nonché una significativa legittimità per il programma “Made in India” avviato diversi anni fa. Infatti, dopo l’insediamento del nuovo Ministro della Difesa, il Paese ha avviato una serie di riforme intese a conferire alle forze armate le capacità necessarie per affrontare gli sviluppi geopolitici e le minacce future.

Lo spazio gioca ovviamente un ruolo importante nella nuova strategia di Nuova Delhi, guidata in questo settore dal vicino cinese, che è molto dinamico sull'argomento. Questo è il motivo per cui il Primo Ministro Narendra Modi ha approvato, la settimana scorsa, la creazione di un’Agenzia di ricerca spaziale, sotto la supervisione del Ministero della Difesa, responsabile dello sviluppo di nuove tecnologie spaziali nel campo della Difesa, ma anche in alcuni settori civili.

Questa agenzia assorbirà le organizzazioni esistenti che lavorano sull’argomento, come il Centro di elaborazione e analisi delle immagini della difesa e il Centro di controllo satellitare militare, e lavorerà di concerto con l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale, nonché con l’Organizzazione per la ricerca e lo sviluppo della difesa. Riunerà circa 200 membri del personale dei 3 eserciti, sotto il comando di un maresciallo dell'aeronautica, lui stesso sotto l'autorità dell'Agenzia spaziale per la difesa indiana creata in aprile e responsabile, in particolare, dei test sugli armamenti antisatellitari, come quello testato a marzo, i cui detriti continuano a preoccupare le agenzie spaziali mondiali.

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