La Marina olandese ha recentemente presentato le prime caratteristiche delle future fregate per la difesa aerea che sostituiranno, all'inizio del prossimo decennio, le quattro fregate classe De Zeven Provinciën.
Particolarmente ben armate ed equipaggiate, queste navi promettono di rivelarsi una scorta molto efficace, tenendo conto delle recenti lezioni in questo settore, in particolare per quanto riguarda la minaccia dei droni nel Mar Rosso. Così come lo saranno, del resto, le future navi d'assalto anfibie olandesi, presentate in questa stessa occasione.
sommario
La ricostruzione degli eserciti olandesi procede a pieno ritmo dal 2017
La maggior parte dei paesi europei è venuta a conoscenza della realtà della minaccia rappresentata dall’evoluzione delle capacità militari russe, associata all’irrigidimento del regime di Mosca, a partire dal febbraio 2022, e all’avvio dell’operazione militare speciale russa contro l’Ucraina, come cinicamente presentata da il Cremlino.
Questo non è stato il caso dell’Aia. Infatti, a partire dal 2017, in seguito al trauma del volo MH17 abbattuto da un missile russo Buk sull’Ucraina, le autorità olandesi si sono impegnate ad aumentare significativamente il loro sforzo di difesa.
Questo è così passato dall’1,16% del Pil e 9 miliardi di euro nel 2017, a quasi 23 miliardi di euro per oltre il 2% del Pil nel 2024, che mira a raggiungere 31 miliardi di euro e quasi il 2,5% del PIL nel 2030, molto più avanti di tutti gli altri paesi dell’Europa occidentale in questo settore.
Inizialmente, queste risorse sono state utilizzate per finanziare alcuni programmi chiave, come la sostituzione degli F-16 con gli F-35A americani, passando da un obiettivo di flotta di 37 velivoli inizialmente preso di mira, a 52 aerei americani adesso.
In campo navale, L'Aia è impegnata, dal 2019, nello sviluppo congiunto, con il Belgio, di 12 grandi navi da guerra contro le mine, sei per paese, per sostituire i cacciamine Tripartito.
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senza dimenticare questo programma: https://meta-defense.fr/2023/02/22/futur-destroyer-ddx-marine-italienne/
il vantaggio è la collaborazione già portata avanti da Naval e Fincatieri sui programmi Horizon e fremm (tra l'altro avendo una controllata comune NAVIRIS) e la costruzione per il 2028, ma sembra infatti che la marina nazionale non sia interessata a questo tipo di programma per adesso.
sarebbe un buon modo per ricambiare il favore e sviluppare partenariati concreti
È previsto un simile riavvicinamento?
NO. Ma sarebbe rilevante.