Martedì 3 dicembre 2024

L’Estonia vuole acquisire 12 cannoni CAESAR mentre KNDS punta a 12 sistemi al mese

Dopo Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca e Lituania, anche l'Estonia si prepara ad ordinare 12 cannoni CAESAR alla KNDS-Nexter per rafforzare la sua artiglieria, ha riferito il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur.

Se questo annuncio è senza dubbio un’ottima notizia per Nexter, probabilmente non è una sorpresa per l’industriale. Quest'ultima ha infatti annunciato, a margine della visita del Segretario di Stato americano Anthony Blinken al suo sito di Satory, che raddoppierà, ancora una volta, i ritmi di produzione del CAESAR, per raggiungere i 12 sistemi al mese, anticipando un probabile aumento degli ordini internazionali in arrivo, mentre il canone francese mostra performance notevoli in Ucraina.

La guerra in Ucraina mette in luce le prestazioni delle attrezzature francesi e ne aumenta l’attrattiva internazionale

Per molto tempo le specificità dell’equipaggiamento militare francese non sono riuscite a convincere l’Europa. In disaccordo con i paradigmi americani, questi apparecchi francesi erano spesso più leggeri, più economici e concentravano il loro valore aggiunto su criteri diversi da quelli degli altri produttori occidentali.

55 cannoni Caesar in Ucraina
I Caesar impiegati dalle forze ucraine svolgono un ruolo determinante nella resistenza agli assalti russi.

La guerra in Ucraina negli ultimi due anni sembra dimostrare che le scommesse degli industriali e dei soldati francesi non sono state vane. Senza essere armi miracolose, non esistono, gli AMX-10RC, i SAMP/T e gli altri VAB consegnati alle forze ucraine, considerati con un certo disprezzo da molti osservatori all'inizio del conflitto, mostrano prestazioni più che soddisfacenti, talvolta addirittura notevole in combattimento.

È particolarmente il caso della pistola KNDS-Nexter CAESAR, che oggi costituisce uno dei pilastri della resistenza ucraina agli attacchi russi. Efficiente e precisa grazie al suo tubo calibro 52 con una gittata di 40 km e al suo calcolatore balistico dinamico, l'arma da porto di fabbricazione francese brilla soprattutto per la sua grande mobilità, che le permette di evitare il fuoco di controbatteria e i droni delle forze avversarie, mentre infliggendo duri colpi alle linee e ai dispositivi russi.

Queste prestazioni di combattimento, associate ad un prezzo particolarmente accessibile, aumentano l'attrattiva del sistema francese sulla scena internazionale, anche in Europa, quindi Belgio, la République tchèque con Lituania, l'ho già ordinato. Un secondo paese baltico, l'Estonia, ha appena annunciato che si prepara a fare lo stesso Nexter ha indicato che intende portare la produzione di CAESAR a 12 unità al mese, rispetto ai 6 di oggi.

Dopo la Lituania, anche l'Estonia si prepara ad aderire al club CAESAR

Il 2 aprile, infatti, il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, ha dichiarato che il suo paese intende acquisire 12 cannoni CAESAR, in un'intervista rilasciata al sito d'informazione Postimees. Saranno assegnati direttamente alla 1a Divisione e completeranno i 24 cannoni semoventi K9 Thunder acquistati dalla Corea del Sud e i sei sistemi HIMARS ordinati dagli Stati Uniti.

Finlandia K9
Gli eserciti estoni utilizzano 24 cannoni semoventi K9 Thunder sudcoreani.

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3 Commenti

  1. Grazie Sig. Wolf per questa illuminazione come sempre interessante e documentata.

    In effetti, l'estro degli ingegneri Caesar e questa pratica delle incursioni di artiglieria mi fanno pensare a una tradizione francese secolare, quella dei 75 a fuoco rapido e delle sue "scoppio" prima del 1914.
    Batterie dal numero ridotto di pezzi, capaci di saturare un'area specifica con 200 proiettili in 5 minuti di fuoco, senza usurare troppo l'equipaggiamento, blindate in caso di fuoco di controbatteria ma comunque leggere per fuggire preventivamente.
    Progettati per la mobilità, i cannoni francesi dovevano favorire il movimento grazie al loro design all'avanguardia e soprattutto evitare la guerra di trincea osservata in Manciuria nel 1904-1905.
    E funzionò contro i tedeschi, almeno per un certo periodo, nonostante il problema dell'ingordigia dei 75 (anche anticipato, con le scatole di munizioni) e quello della complessità del combattimento armato combinato dell'epoca.
    Ma ciò non impedì alla guerra di seppellirsi nell'autunno del 1914, dando il vantaggio (non più decisivo in realtà) all'artiglieria pesante da campo tedesca, superiore (per un certo periodo, ancora) a quella francese.

    Breve. Oggi come ieri, questa mobilità, questa “agilità” di Davide contro Golia fa sognare coloro che desiderano ardentemente una guerra breve e decisiva (in Occidente). Oppure coloro che vogliono difendersi (più a est), affrontando una potenza di fuoco molto maggiore, perché non possono avere una potenza così schiacciante come quella del nemico. In breve, promuovono la “rusticità” economica delle armi francesi, provata (come 100 anni fa) in terreni esotici. Molto meglio.
    Ma, ahimè, nulla di decisivo in vista sul suolo europeo. e nel 1914 le miniere erano ancora agli inizi...
    Lascio lì questo piccolo sviluppo storico.
    Grazie ancora per il piacere di leggerti ogni giorno.

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