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La costruzione di una seconda portaerei di classe Vikrant è ora l'opzione preferita per la Marina indiana per acquisire una terza portaerei, secondo l'ammiraglio R Hari Kumar, capo di stato maggiore. Questa ipotesi presenta infatti molte attrattive considerati i numerosi vincoli operativi, industriali e politici che il programma dovrà affrontare per vedere la luce.
Come molte altre grandi marine mondiali, la Marina indiana deve far fronte, oggi, contemporaneamente alle esigenze di rinnovamento della sua flotta ormai obsoleta, allo sviluppo di nuove capacità e tecnologie coerenti con il rango che occupa oggi il Paese, e alla concorrenza lanciata da Pechino che è sviluppando con la forza la più grande flotta mondiale dai tempi della Marina americana nel 1945.
160 navi per la Marina indiana nel 2030
Allo stesso tempo, deve anche fare i conti con i vincoli puramente indiani, in particolare le esitazioni politiche che portano a ritardi significativi, e le ambizioni industriali e tecnologiche, anche politiche, inquadrate su un calendario probabilmente troppo ambizioso.
È in questo contesto che la Marina indiana deve sviluppare il suo piano industriale per gli anni a venire, puntando in particolare a raccogliere la sfida imposta dalla Marina cinese e dal suo sostegno alla Marina pakistana.
Per affrontare queste sfide, intende farlo far crescere la propria flotta del 30% per raggiungere 160 navi entro il 2030, ma anche dotarlo di nuove capacità con, ad esempio, la costruzione di una flotta di sottomarini d’attacco nucleare, con il probabile sostegno della Francia.
Quale sarà la terza portaerei indiana?
Sebbene molti dei programmi indiani siano già stati annunciati, da diversi anni è pendente un arbitrato riguardante la costruzione di una possibile terza portaerei.
Ad oggi, la Marina indiana dispone di due portaerei. INS Vikramaditya è una nave sovietica di classe Kyiv acquistata dalla Russia nel 2004, poi ricostruita dai cantieri indiani per entrare in servizio nel 2014.
La seconda nave è la INS Vikrant, la prima portaerei di progettazione e manifattura nazionale, sebbene ispirata alla Vikramaditya, la cui costruzione è iniziata nel 2009 ed è entrata in servizio nel 2022.
Inizialmente la Marina indiana avrebbe dovuto acquisire una terza portaerei, sempre di progettazione locale, e con le sue 65 tonnellate, molto più imponente delle 000 tonnellate della Vikramaditya e della Vikrant.
Portaerei di classe Vikrant preferita dalla Marina indiana
Questo programma era però lungi dall’avere l’approvazione della stessa Marina indiana, giudicandolo troppo costoso, troppo imponente e inadatto alle realtà industriali del Paese. La situazione di stallo tra il potere politico legato al simbolo di una portaerei pesante paragonabile alla nuova Fujian cinese, e la Marina indiana favorevole ad una nave della stessa classe della Vikrant, sembra essersi rivolta a favore della seconda.
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