Durante tutta la Guerra Fredda, il bilancio degli eserciti svedesi rimase elevato, raggiungendo un picco del 4% del PIL nel 1963, per garantire la sicurezza dello stato scandinavo. legato alla sua neutralità, e poi non poter contare sulla NATO per garantirne la protezione.
Tuttavia, come la maggior parte dei paesi europei, Stoccolma ha colto rapidamente l’opportunità offerta dai famosi “benefici della pace” seguiti al crollo del blocco sovietico, per ridurre le spese per la difesa.
Lo sforzo di difesa svedese ha registrato una ripresa rispetto al 2017.
Pertanto, tra il 1990 e il 2017, lo sforzo di difesa svedese è sceso dal 2,5% a solo l’1% del PIL del paese. Gli eserciti svedesi, dal canto loro, stavano subendo un trattamento di perdita di peso molto severo, passando, ad esempio, dai quasi 300 caccia Saab 37 Viggen della fine degli anni '80, ai soli 70 JAS 39 Gripen C/D di oggi.
Con il ritorno delle tensioni con la Russia, Stoccolma si è impegnata ad aumentare, inizialmente in maniera modesta, il proprio sforzo di difesa. Pertanto, il bilancio degli eserciti svedesi fu approvato da 47 miliardi di corone e l’1% del PIL nel 2017, a 57 miliardi di corone e l’1,3% del PIL nel 2020.
Successivamente lo sforzo ha subito un’accelerazione, raggiungendo i 67 miliardi di corone nel 2021 e poi i 78 miliardi di corone nel 2022, con un aumento del 66% in cinque anni, e uno sforzo di difesa che sfiora l’1,5% del PIL del paese.
La guerra in Ucraina, la richiesta di adesione alla NATO, e il sostegno sempre più forte da Stoccolma a Kiev di fronte all’aggressione russa, hanno portato il governo di Ulf Kristersson a intensificare nuovamente questo sforzo, questa volta spettacolare, per il 2024.
Aumento spettacolare del bilancio degli eserciti svedesi nel 2024
En effet, il bilancio dell'esercito svedese subirà quest'anno un aumento record di 27 miliardi di corone, ovvero 2,27 miliardi di euro, per raggiungere i 119 miliardi di corone (10 miliardi di euro). Questo aumento del 28% del bilancio dell’esercito consentirà a Séude di raggiungere uno sforzo di difesa pari al 2,1% del suo PIL nel 2024.
Gli obiettivi cui mira questo spettacolare aumento sono numerosi. In primo luogo, per Stoccolma si tratta di fornire le garanzie necessarie per rimuovere le ultime opposizioni e accelerare l'adesione della Svezia alla NATO.
Questo rimane sotto il giogo di Ankara e del presidente Erdogan, ancora determinato a monetizzare l'autorizzazione turca revocando le sanzioni americane ed europee riguardanti l'esportazione di alcune attrezzature militari verso la Turchia.
Nel comunicato stampa svedese si precisa quindi che 700 milioni di corone di questo bilancio verranno utilizzati direttamente per la procedura di adesione alla NATO.
Il resto di questa manna di bilancio consentirà agli eserciti svedesi di ricostruirsi e ridimensionarsi per rispondere alla minaccia in evoluzione in Scandinavia e nel Mar Baltico.
In effetti, con solo 24 effettivi attivi e 000 riservisti, sono molto lontani dalla struttura che avevano alla fine della Guerra Fredda, quando schieravano 35 brigate da combattimento, un centinaio di battaglioni territoriali e 000 aerei da combattimento pronti ad essere impegnati in battaglia. 16 ore.
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