Contro il parere della Casa Bianca, il Senato degli Stati Uniti ha sospeso la consegna di nuovi caccia F-16V alla Turchia, anche se ciò significa minacciare l'adesione della Svezia alla NATO.
L'annuncio di un accordo tra Turchia e Svezia per l'adesione di quest'ultima alla Nato, a margine del vertice di Vilnius, è stato accolto molto positivamente da tutte le cancellerie occidentali. Tuttavia, gli attenti osservatori di questo dossier sapevano che molti ostacoli potevano ancora emergere prima che Stoccolma potesse aderire all'Alleanza atlantica.
L'entusiasmo dell'ambiente è stato rapidamente smorzato dall'annuncio, a poche ore di distanza dal precedente, del presidente RT Erdogan, secondo il quale la domanda di adesione non sarebbe stata trasmessa al parlamento turco fino alla ripresa parlamentare, cioè in ottobre.
Questo calendario dà alle autorità del Paese tutto il tempo per negoziare il compenso previsto per questo cambio di atteggiamento, sia nei confronti degli Stati Uniti che degli europei, e soprattutto per riconsiderare l'impegno assunto qualora le richieste di Ankara non fossero soddisfatte.
Infatti, pur avendo specificato che i due soggetti non erano in alcun modo collegati, l'amministrazione Biden aveva annunciato, da parte sua, che avrebbe sostenuto la vendita di 40 aerei da combattimento F-16V nonché di 80 kit che consentissero l'evoluzione di altrettanti dispositivi verso questo standard, alle forze aeree turche, per un importo stimato di circa 20 miliardi di dollari, munizioni e ricambi inclusi.
Sta di fatto che, al di là dell'Atlantico, è il Congresso, e più in particolare il Senato, ad avere l'ultima parola in materia di autorizzazioni all'esportazione di materiale militare, e non l'esecutivo come in Francia. E diversi membri del Senato americano si sono dimostrati, in passato, più che circospettiQuesto riguarda l'interesse di Washington a consegnare questi ordigni ad Ankara.
Dopo lo sfratto della Turchia dal programma F-35 e l'annullamento dell'ordine di 100 velivoli piazzato dalle autorità del Paese, l'aviazione turca ha faticato a modernizzarsi, soprattutto perché a causa delle azioni degli eserciti in Siria, ma anche nel Mar Egeo, Libia e Caucaso, altre sanzioni più estese sono state messe in campo dal Senato negli ultimi anni.
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