Lunedì 9 dicembre 2024

Il Giappone semplifica le regole di esportazione per soddisfare i requisiti del programma GCAP Tempest

Tradizionalmente pacifista, il Giappone è uno dei paesi più restrittivi quando si tratta di esportazioni di attrezzature per la difesa. Sebbene la sua industria della difesa sia efficiente e produca attrezzature spesso efficaci, il quadro legislativo giapponese vieta fermamente l'esportazione di attrezzature militari letali e regolamenta in modo molto rigoroso l'esportazione di altre.

Questa posizione pone ovviamente grossi problemi nel contesto della Programma aereo di combattimento globale, o GCAP, il nuovo nome del programma FCAS Tempest da quando Tokyo ha annunciato la sua adesione, insieme a Gran Bretagna e Italia, qualche mese fa.

Infatti, se Londra e Roma accolsero con entusiasmo l'industria e i finanziamenti giapponesi per sviluppare il loro futuro aereo da combattimento di sesta generazione, non c'era dubbio che Tokyo potesse opporsi a possibili esportazioni successive, in particolare verso alcuni partner tradizionali dell'industria aeronautica britannica come l'Arabia Saudita, il Kuwait o l'Oman.

Era quindi essenziale che il Partito liberaldemocratico del primo ministro Fumio Kishida, e il suo alleato centrista, il partito Kômeitô,modificare l'attuale quadro legislativo in questo settore, in modo da dare agli inglesi e agli italiani le garanzie necessarie per proseguire serenamente lo sviluppo di questo programma.

L'accordo ottenuto dal PLD-Kômeitô sulla revisione delle regole per l'esportazione di armi da parte del Giappone soddisfa almeno le aspettative dell'esecutivo
L'accordo ottenuto dal PLD-Kômeitô sulla revisione delle regole per l'esportazione di materiale per la difesa giapponese, soddisfa almeno le aspettative dell'esecutivo

Il minimo che si possa dire è che la postura tradizionale giapponese in quest'area sta morendo. Infatti, nonostante le dichiarazioni delle autorità in materia, la commissione PLD-Kômeitô incaricata di raggiungere un accordo su questo argomento, ha prodotto conclusioni che soddisfano almeno i requisiti dell'esecutivo.

Così, se i parlamentari giapponesi hanno convenuto che non era possibile vietare l'esportazione di materiali prodotti in collaborazione, come sarà il caso del GCAP, non hanno comunque dato un accordo illimitato in questo campo, obbligando ad ottenere, ad ogni nuova offerta, un accordo formale del parlamento per autorizzare l'esportazione.


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