Giovedì 5 dicembre 2024

Il programma sottomarino SSN AUKUS sembra un vero affare per l'Australia

Becchino del programma SEA 1000 che prevedeva la costruzione di 12 sottomarini a propulsione convenzionale in Australia da parte del gruppo navale francese, il programma SSN Aukus come ora designato, annunciato nel settembre 2021, mira a fornire alla Royal Australian Navy 8 sottomarini. Sailors (SNA) entro il 2050, per sostituire le 6 navi convenzionali di classe Collins attualmente in servizio con la Royal Australian Navy (RAN).

Dopo un periodo di incertezza e speculazione durante il quale australiani, britannici e americani hanno definito insieme i contorni di questo programma, è stato rivelato pubblicamente nel marzo 2023, duranteun evento che ha riunito i primi ministri australiano e britannico Anthony Albanese e Rishi Sunak e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla base navale americana di San Diego.

In questa occasione sono state svelate le linee principali del programma, in particolare il fatto che il SSN Aucus sarebbe co-sviluppato dai 3 paesi ma con direzione britannica, sia per equipaggiare la Royal Navy in sostituzione degli SNA di classe Astute, sia per la Royal Australian Navy.

Poiché la prima nave non dovrebbe entrare in servizio fino al 2040, l'Australia acquisirà anche 3 SNA di classe Virginia per sostituire la Collins che sarà ritirata dal servizio, una recente nave di seconda mano Block III o Block IV e due nuove navi Block IV , con opzione su due ulteriori navi per anticipare un eventuale ritardo nella consegna di SSN Aucus.

L'Australia acquisirà almeno 3 SSN di classe Virginia che faranno parte a pieno titolo della flotta di 8 SSN che prevede di schierare nell'ambito del programma SSN AUKUS
L'Australia acquisirà almeno 3 SNA di classe Virginia che faranno parte a pieno titolo della flotta di 8 SNA che intende schierare

Infine, secondo le autorità australiane, una grande infrastruttura che creerà fino a 20.000 posti di lavoro sarà impiegata in Australia per la costruzione di nuovi sottomarini, nonché per la loro manutenzione e aggiornamento nei decenni a venire. Il programma sarà sicuramente molto costoso, si tratta di quasi 370 miliardi di dollari australiani, ma dovrebbe consentire di dotare la RAN di capacità esclusive per operare nel Pacifico di fronte alla Cina e ottimizzare la sua interoperabilità con la US Navy e la Royal Navy Marina Militare.

Presentato così, il programma sembra ragionevole, accettando come postulato di partenza la necessità di acquisire sottomarini a propulsione nucleare per rispondere all'evoluzione della minaccia in questo teatro. Inoltre, gli equilibri industriali ed economici sembrano essere rispettati, attraverso la creazione di un settore industriale ad alto potenziale in questo settore. Ma la realtà potrebbe essere ben diversa...


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2 Commenti

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