Se sei un lettore abituale di Meta-difesa, lo sai la questione delle risorse umane è diventata, negli ultimi anni, una questione importante per la maggior parte degli eserciti occidentali, che si trovano ad affrontare contemporaneamente tre fattori che ne riducono il numero. Questo vale anche per l'Esercito popolare di liberazione cinese.
Al calo delle candidature, legato in parte alla fine della leva obbligatoria in molti eserciti europei, ma anche ad un'opinione pubblica meno sensibile ai temi della difesa, si aggiungono, infatti, notevoli difficoltà nel reclutare candidati con il profilo atteso dagli eserciti, sia dalla crescente tecnologizzazione di tutte le posizioni che richiedono personale con un livello di istruzione più elevato e dallo stile di vita sedentario crescente delle popolazioni, creando maggiori difficoltà per i candidati nel raggiungere i criteri fisici richiesti per la professione armi.
Oltre alle difficoltà di reclutamento, gli eserciti occidentali faticano a mantenere sotto contratto i militari, molti dei quali decidono di non rinnovare l'impegno alla scadenza del primo o del secondo contratto, creando enormi difficoltà nella costruzione della piramide di età e gradi consustanziale con un'efficace forza armata.
In questo campo, gli eserciti devono affrontare la concorrenza del mercato del lavoro civile, particolarmente affezionato alle competenze acquisite dai militari e che offre profili di carriera meglio remunerati e molto meno restrittivi rispetto all'interno delle forze armate.
Si sarebbe pensato che questa situazione riguardasse solo gli eserciti delle democrazie occidentali. Questo non è il caso. In effetti, anche l'Esercito Popolare di Liberazione sembra incontrare crescenti problemi nel mantenere il proprio numero e nel garantire la lealtà dei soldati sotto contratto. Ovviamente, per la sua tradizionale opacità, l'APL non comunica apertamente su questo argomento. Tuttavia, diverse informazioni concordanti e concomitanti, presentate in un'analisi pubblicata sul sito americano DefenseOne, attestano questa situazione.
Infatti, lo scorso aprile, il “Regolamento sulla coscrizione” che regola la coscrizione cinese, che costituisce più della metà del personale dell’EPL in un servizio militare di due anni, è stato significativamente rivisto dalla Commissione militare centrale cinese. Ricordiamo che secondo il discorso ufficiale cinese, sebbene la coscrizione obbligatoria sia obbligatoria, riguarda solo un numero molto ristretto di giovani della stessa fascia di età.
Da un lato, negli ultimi 30 anni il PLA ha notevolmente ridotto la sua struttura per passare da un esercito difensivo di massa con più di 4,5 milioni di uomini, a un esercito moderno e altamente professionale di 2 milioni di soldati, come gli eserciti occidentali. D'altra parte, i volontari per il servizio militare erano così numerosi che la coscrizione obbligatoria interessava solo una piccolissima parte della stessa fascia di età. Ma quello era prima.
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