Il nuovo programma GCAP che riunisce Gran Bretagna, Italia e Giappone sembra specializzarsi nella superiorità aerea per un dispositivo destinato ad evolversi insieme all'F-35A/B.
Annunciato al Farnbourouh Air Show del 2018, il programma Futur Combat Air System e il caccia britannico Tempest di sesta generazione sono stati quindi percepiti da molti esperti come una risposta orgogliosa all'annuncio dell'imminente lancio del programma SCAF franco-tedesco nell'autunno 6.
E anche se partner europei, come l'italiano Leonardo o il missile MBDA, hanno partecipato al programma britannico, rimanevano molte domande sulla sostenibilità fiscale di un tale programma da Londra.
Ciò nonostante, ila determinazione politica degli inglesi non vacillò, e i primi significativi investimenti per lo sviluppo del programma non tardarono ad essere indicati con, di passaggio, un modello economico pilotato da PWc basato non sulla spesa pubblica, ma sull'equilibrio di bilancio e sociale dell'investimento effettuato.
Infatti, laddove lo SCAF faticava a superare le divergenze franco-tedesche e vedeva le sue scadenze slittare di oltre un anno all'anno, il FCAS ha continuato il suo lavoro, fino ad attrarre nuovi partner statali. Innanzitutto Italia nel gennaio 2021, poi un anno dopo, Giappone unendo il programma Tempest europeo e FX giapponese.
Oggi, infatti, non solo il programma FCAS, da allora ribattezzato Global Combat Air Program o programma GCAP, è sicuro, ma offre anche parametri strutturali molto più robusti rispetto al programma SCAF, segnato da un anno di stallo tra Dassault Aviation e Airbus Defence & Spazio per il pilotaggio del 1ᵉʳ pilastro del programma finalizzato alla progettazione del Next Generation Fighter, il velivolo da combattimento al centro del sistema dei sistemi.
Infatti, da un lato, la complementarietà del know-how all'interno di GCAP facilita la condivisione industriale all'interno del programma, tanto più che la Gran Bretagna, per la sua esperienza, rimane il pilota indiscusso e in particolare il progettista del caccia Tempest.
Inoltre, le ambizioni avanzate dai 3 partner del programma GCAP in termini di investimenti per la difesa sono tutte superiori a quelle avanzate dai loro specchi del programma SCAF, con il Giappone in particolare, che punta a un budget dell'esercito di oltre 100 miliardi di dollari dove la Germania punta solo a 85 miliardi di dollari. Infine, i tre paesi condividono un'architettura simile per il futuro delle loro forze aeree.
Così Londra, come Tokyo e Roma, sono già grandi utilizzatori dell'F-35 Lightning II, in particolare della versione B con decollo e atterraggio verticale o corto per armare le portaerei britanniche Queen Elizabeth e Prince of Walles, le le portaerei giapponesi Izumo e Kaga e le portaerei italiane Cavour e Trieste.
Inoltre, è probabile che, come le forze di autodifesa aerea giapponesi e le forze aeree italiane, la Royal Air Force acquisirà in futuro anche F-35A in aggiunta agli F-35B della sua aviazione navale, in modo da addensare le sue capacità d'urto e la soppressione delle difese avversarie.
La situazione è molto meno chiara all’interno del programma SCAF, dove la Francia in realtà vuole un aereo completamente versatile per sostituirlo Rafale, mentre la Germania, e molto probabilmente la Spagna, implementeranno almeno una flotta specializzata di F-35, la prima per garantire la missione nucleare della NATO, la seconda per armare la sua portaerei Juan Carlos I , con il rischio significativo che arrivino ulteriori ordini particolare per compensare lo slittamento del programma SCAF.
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