Se l'aggressione russa contro l'Ucraina ha provocato l'annuncio di numerosi incrementi dei bilanci della difesa dei Paesi europei, anche altri teatri del mondo sono oggetto di intense tensioni, che portano i governi ad aumentare sensibilmente i rispettivi sforzi di difesa. Questo è il caso del Pacifico occidentale, mentre Corea del Sud, Giappone e Taiwan sono impegnati in una dinamica volta ad aumentare massicciamente i loro investimenti nella difesa nel tempo per controllare la minaccia rappresentata dagli aumenti di potere convenzionali e strategici degli eserciti cinese e nordcoreano. Questo è anche il caso dell'India, che deve contemporaneamente tenere sotto controllo la potenza militare cinese mentre Nuova Delhi e Pechino si fronteggiano sugli altopiani himalayani, e dissuadere Islamabad dall'iniziare un nuovo conflitto indo-pakistano mentre gli eserciti pakistani si stanno modernizzando a un ritmo serrato marcia forzata negli ultimi dieci anni e che Islamabad e Pechino hanno costruito solidi legami economici, politici e militari negli ultimi 20 anni, rappresentando una minaccia raddoppiata per l'India.
Per rispondere a questa sfida, hanno annunciato il presidente Modi e il ministro della Difesa Rajnath Singh un drammatico aumento del 13% del bilancio della difesa nel 2023-2024 a 5.93 lakh crore, o $ 72 miliardi. Questo aumento consentirà di destinare 1,62 lakh crore ($ 19 miliardi) al finanziamento dell'acquisizione di nuove attrezzature e infrastrutture, con un aumento del 57% rispetto al budget 2019-2020, e 2,70 lakh crore per i costi operativi esclusi gli stipendi e Ricerca e sviluppo, compreso il mantenimento delle apparecchiature in condizioni operative e l'acquisizione di pezzi di ricambio. Il budget della DRDO, l'agenzia indiana per l'innovazione della difesa, sarà aumentato del 9%, mentre il sostegno alle industrie della difesa aumenterà del 93%. Queste misure consentiranno, secondo Rajnath Singh, di raggiungere nei prossimi anni i 5 miliardi di dollari di risparmi industriali promessi dal governo nell'ambito del programma Make in India.

È vero che gli eserciti indiani dovranno affrontare notevoli sfide negli anni a venire, che richiederanno un aumento significativo dei mezzi messi a loro disposizione. Pertanto, solo per il prossimo anno, la Marina indiana dovrà accontentarsi l'acquisizione dei 26 caccia imbarcati destinato ad armare la nuova portaerei INS Vikrant entrata in servizio nel settembre dello scorso anno, e probabilmente ad arbitrare la continuazione del programma sottomarino P75 di classe Kalvari o quello del programma P75i, mentre restano da costruire diverse navi importanti, come i cacciatorpediniere classe Visakhapatnam P15B o le fregate classe Nilgiri P17A, ed è stato avviato lo sviluppo della nuova classe cacciatorpediniere Project 18. Per le forze aeree sarà fondamentale svolgere il complesso arbitrato riguardante la sostituzione dei Jaguar e Mirage 2000 che lasceranno il servizio a fine decennio, ma anche il rafforzamento e ammodernamento della flotta di aerei cisterna e guardia aerea avanzata. Quanto all'esercito, deve finanziare, tra l'altro, l'ammodernamento delle sue forze corazzate, in particolare i carri armati T-90S Bishma ordinati a Mosca nel 2019 e i carri armati Arjun di fattura nazionale, nonché il previsto ordine di 200 ulteriori Cannoni semoventi K9 Vajra-T.
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