Da qualche giorno nelle cancellerie europee prevale il clima di un'imminente battaglia decisiva. Infatti, dopo mesi e mesi di procrastinazioni sulla natura offensiva o difensiva di questo o quell'equipaggiamento, o di molteplici pas de trois per giustificare determinate decisioni, sembra che la maggioranza delle grandi capitali europee si stia ora muovendo verso il sostegno di un massiccio contributo al governo ucraino sforzo di difesa, entro tempi più brevi del solito. L'inizio dell'anno è stato quindi segnato dalla decisione francese di consegnare i mezzi trasporto truppe Bastion, e soprattutto carri armati leggeri (o corazzati da ricognizione per chi è irritato da questa qualifica) AMX-10RC, aprendo la strada alla consegna di non - Corazzatura offensiva sovietica di prima linea, anche se le rimanenti scorte in Europa di carri armati T-72 e veicoli da combattimento di fanteria BMP stanno diminuendo e la produzione industriale russa è tornata a ritmi frenetici di 40-50 veicoli corazzati pesanti al mese.
Infatti, il giorno dopo l'annuncio francese, Berlino e Washington hanno annunciato congiuntamente la prossima consegna di VCI Marder e Bradley a Kiev, ma anche di 2 batterie Patriot aggiuntive oltre a quella già promessa da Joe Biden qualche settimana fa. Pertanto, la prossima settimana inizierà l'addestramento dei servitori ucraini di queste batterie. con sede a Fort Still in Oklahoma, in modo che le batterie possano essere consegnate e implementate "il più rapidamente possibile", secondo il generale di brigata dell'aeronautica americana Patt Ryder, che supervisiona questo addestramento. Allo stesso tempo, una formazione simile sarà intrapresa da Parigi e Roma per poter fornire a Kiev una batteria SAMP/T Mamba, che consentirà agli eserciti ucraini di poter contare nel giro di pochi mesi su 4 sistemi antiaerei e antibalistici a lungo raggio dalle altissime prestazioni. Ricordiamo di sfuggita che l'addestramento dei Patriot all'interno dell'US Army oggi richiede 2 anni, anche se questo sarà notevolmente accorciato vista l'urgenza operativa, ma anche il know-how degli operatori terra-aria ucraini che sapevano perfettamente come usano i loro sistemi S-300, Buk e Tor per negare il cielo ai combattenti russi, e che hanno anche imparato a implementare altri sistemi come il tedesco IRIS-T e il francese Crotale -NG nei record di tempo.
Ma l'annuncio più decisivo degli ultimi giorni è stato quello del presidente polacco Andrzej Duda, nel corso di un incontro tenutosi oggi a Lviv con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj e il suo omologo lituano, il primo ministro Gitanas Nausèda. Il presidente polacco, infatti, ha annunciato l'imminente invio di una compagnia di carri armati Leopard 2 polacchi in Ucraina, come parte di una “coalizione internazionale di donatori” per sostenere lo sforzo di difesa ucraino. Non conosciamo però il quadro di questa coalizione e soprattutto se Berlino abbia effettivamente dato il suo benestare a Varsavia per la consegna di questi veicoli blindati costruiti dalla Krauss-Maffei Wegmann, 250 dei quali sono in servizio presso l'esercito polacco. Ricordiamo che una compagnia di carri armati rappresenta molto spesso 14 di questi veicoli corazzati, anche se in alcuni casi questo numero può superare le 20 unità.
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