Per molti anni i rapporti tra Parigi e Varsavia furono difficili, per non dire esecrabili, avendo i due paesi importanti rimostranze da far valere l'uno contro l'altro. A seguito di La Polonia avrebbe preferito l'F-16 C/D americano al Mirage 2000-5 proposto dalla Francia nel 2008 nonostante un'offerta molto aggressiva di Dassault Aviation, che portò alla chiusura della catena di montaggio del velivolo francese, allora lo spettacolare annullamento dell'ordine di 50 elicotteri utility Caracal da parte di Varsavia nel 2016, la Francia ha notevolmente rafforzato i suoi rapporti con la Polonia, in particolare per il fatto che il paese è stato sistematicamente favorito dall'ascesa al potere del presidente Andrzej Duda e del partito nazionalista Legge e Giustizia, mentre allo stesso tempo Varsavia ha beneficiato di importanti sussidi economici europei . I polacchi, dal canto loro, rimproveravano alla Francia, ma anche alla Germania, le loro posizioni ritenute fin troppo concilianti nei confronti della Russia, e la cronica sottovalutazione di Parigi e Berlino circa la minaccia rappresentata dalla modernizzazione degli eserciti di Mosca, mentre la Francia, traumatizzata dagli attentati del 2013 e del 2015, ha focalizzato la sua attenzione sulla minaccia terroristica in Medio Oriente e in Africa.
In effetti, per molto tempo, tutto si è opposto in Europa, come sulle questioni di difesa, i due paesi, i cui rispettivi capi di stato non hanno mai mancato di confrontarsi l'uno con l'altro alla minima occasione. Se l'aggressione russa non provocata contro l'Ucraina ha finalmente dato ragione alle preoccupazioni polacche ma anche baltiche, è diventato ovvio, nel tempo, per Varsavia come per Tallin, Riga e Vilnius, che era necessario fare i conti con la Francia e la sua unica industria della difesa in Europa per sostenere l'Ucraina e contenere la minaccia russa. Così, dopo la Danimarca e la Repubblica Ceca, la Lituania ha ordinato ai francesi Nexter 18 pistole CAESAR, che erano anche molto efficienti in Ucraina. La Polonia, da parte sua, ha brillato per il suo massiccio sostegno all'Ucraina, il paese che ha consegnato diverse centinaia di carri armati e veicoli da combattimento di fanteria, nonché sistemi di artiglieria semovente Krab alle forze ucraine e molte parti Pezzi di ricambio per i Mig-29 di Kiev. D'altra parte, nulla indicava che Varsavia potesse cambiare posizione nei confronti delle industrie della difesa francesi, regolarmente inserite nella lista nera nelle competizioni polacche per gli armamenti.
In effetti, l'annuncio fatto ieri da Sebastien Lecornu, il Ministro delle Forze Armate francese in visita a Varsavia diretto a Kiev, e il suo omologo polacco Mariusz Błaszczak, hanno sorpreso anche i giornalisti più informati specializzati in Difesa. I due uomini hanno infatti annunciato l'ordine da parte di Varsavia di 2 nuovi satelliti di osservazione militare che saranno prodotti da Airbus DS, e dotati di una precisione elettro-ottica di 30 cm, oltre a una stazione di controllo a terra basata in Polonia, per un importo di 575 milioni di euro. Questo non è né più né meno che il primo grande ordine polacco all'industria della difesa francese da quello di 50 elicotteri Caracal firmato nel luglio 2015, poi cancellato un anno dopo.
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