Sebbene l'intervento russo in Ucraina abbia cambiato profondamente la geopolitica europea e innescato una grave crisi energetica, la sua influenza sulla geopolitica globale รจ stata finora relativamente moderata. Col passare del tempo, alcuni paesi sembrano inclini a trarre vantaggio dal relativo isolamento della Russia su questa scena internazionale, a proprio vantaggio. ร il caso della Corea del Nord, che nelle ultime settimane ha intensificato gli scambi con Mosca, in particolare offrendo manodopera disponibile ea bassissimo costo per sostenere lo sforzo bellico russo, in particolare per grandi opere, infrastrutture e necessitร agricole. In cambio, Pyongyang intende che Mosca revochi il regime di sanzioni che ha colpito il Paese in seguito ai test nucleari del 2017 e allo sviluppo delle capacitร balistiche nordcoreane, che ai loro tempi erano sostenute da Mosca. Se le autoritร nordcoreane non hanno negoziato un contratto di armi con Mosca, almeno pubblicamente, un altro Paese soggetto a sanzioni internazionali sembra determinato a monetizzare proprio in quest'area il sostegno della Russia, l'Iran.
Dal dicembre 2006 e dal voto della risoluzione 1737 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Teheran รจ soggetta a severe sanzioni nel campo degli armamenti, mentre altre sanzioni internazionali, votate nell'ambito delle Nazioni Unite o annunciate unilateralmente, colpiscono il Paese e la sua economia, in particolare limitando le sue capacitร di esportazione di idrocarburi e impedendo alle grandi aziende di stabilirsi nel paese. L'obiettivo di queste sanzioni รจ di indurre l'Iran ad abbandonare il suo programma nucleare militare. Il PIL iraniano, infatti, รจ sceso da quasi 600 miliardi di dollari nel 2012 a meno di 200 miliardi di dollari nel 2020, portando questo Paese, nonostante detenga il 15% delle riserve mondiali di petrolio, al 67ยฐ posto nel mondo in termini di PIL pro capite. Per quanto riguarda le forze armate iraniane, se dispongono di attrezzature di produzione locale ad alte prestazioni nel campo dei missili balistici o dei droni, implementano, per la maggior parte, retrofit di equipaggiamenti ereditati dall'era Sha, e vecchi di oltre 50 anni, come l'F4 Phantom II, l'F5 Tiger e l'F14 tomcat che ancora oggi costituiscono la punta di ferro della sua forza aerea.
In occasione di una relativa normalizzazione dei rapporti tra Teheran e la comunitร internazionale, tra il 1998 e il 2005, le autoritร iraniane hanno acquisito alcuni equipaggiamenti piรน moderni, in particolare carri armati T-72, sistemi antiaerei Tor e sottomarini Buk oltre che Kilo da Russia, caccia J-7 cinesi e alcuni equipaggiamenti pakistani e persino europei. Tuttavia, mentre l'industria della difesa iraniana ha compiuto progressi significativi in โโmolti settori, tra cui la costruzione di armamenti, cantieri navali, missili e radar, i settori piรน impegnativi, come la progettazione di aerei da combattimento ad alte prestazioni, rimangono fuori portata. Non sorprende quindi che nel contesto attuale, ilIl capo di stato maggiore dell'aeronautica iraniana, il generale di brigata Hamid Vahedi, ha dichiarato la sua intenzione di acquisire caccia russi Su-35 per uso generale.
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[โฆ] L'arrivo del Su-35se in Iran potrebbe cambiare l'equilibrio delle forze in Medio Orienteโฆ, in particolare nel campo delle capacitร di attacco nucleare. [โฆ]