Come previsto, la nuova portaerei cinese, soprannominata CV-18 Fujian, è stata varata venerdì a Shanghai, segnando una nuova tappa nell'evoluzione industriale e operativa della Marina dell'Esercito popolare di liberazione. Al di là dell'innegabile successo industriale per Pechino, che in meno di 12 anni avrà varato 3 portaerei di crescente tecnologia e tonnellaggio, il Fujian costituisce una risorsa fondamentale per la Marina cinese nella sua resa dei conti in divenire con la US Navy e i suoi alleati, offrendo diversi importanti progressi nelle capacità che saranno disponibili per i militari e gli industriali cinesi negli anni a venire, che vanno dalla propulsione elettrica...
Leggi l'articoloGiorno: 20 2022 giugno
L'Australia vuole ridurre di un terzo le acquisizioni di veicoli da combattimento della fanteria
Lanciato da Canberra nel 2018, il programma di fase 400 LAND 3 mirava a sostituire gli M113 in servizio con le forze armate australiane con 450 veicoli da combattimento di fanteria di nuova generazione per un investimento pianificato da 18 a 21 miliardi di dollari australiani, ovvero tra 12 e 14 euro miliardi. Si oppone ora a due modelli, il KF41 Lynx offerto da Rheinmetall Defense Australia, e il Redback AS21 dalla Corea del Sud Hanwha, dopo l'eliminazione dell'Ajax e del CV-90 nel 2019. Tuttavia, secondo le informazioni ottenute dal sito economic Financial Review , sembra che Canberra stia per ridurre le sue ambizioni attorno a questo programma,...
Leggi l'articoloCompensazione industriale intorno all'F-35 in meno della metà del previsto in Belgio
Nell'ottobre 2018 le autorità belghe hanno annunciato l'acquisizione di 34 aerei da combattimento F-35A dall'americana Lockheed-Martin per sostituire la sua flotta di F-16, allineandosi così alla scelta olandese, avendo Amsterdam ordinato nel 2013 37 dispositivi di questo tipo , un formato che oggi si evolverà a 52 dispositivi e che potrebbe continuare a crescere ora che le autorità olandesi si sono impegnate ad aumentare il loro sforzo di difesa al 2% del PIL. Tuttavia, la decisione del governo Michel nel 2018, in gran parte condizionata dall'intensa attività di lobbying della NATO e del ministro della Difesa fiammingo Steven Vandeput, non ha mai smesso di suscitare polemiche in tutto il Paese,...
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