Se durante i primi due mesi di guerra gli eserciti russi sembravano incapaci di imporsi nel campo della guerra elettronica, recenti notizie sui combattimenti nel Donbass indicano che Mosca ha imparato la lezione da questi fallimenti passati e conta ora su un’intensa attività di disturbi elettromagnetici in questo teatro.
Temute in vista della guerra in Ucraina, le capacità degli eserciti russi in termini di guerra elettronica si sono rivelate sorprendentemente inefficaci durante le prime settimane del conflitto, consentendo alle forze ucraine di effettuare azioni coordinate di numerosi piccoli gruppi di combattimento, supportati da un gran numero di droni e artiglieria molto efficace. Si potrebbe quindi pensare che le capacità previste degli eserciti russi in questa zona siano state, come è avvenuto in altri, sopravvalutate. Tuttavia, da diverse settimane, mentre nella regione del Donbass infuriano i combattimenti, Le forze russe dimostrano un’efficienza molto maggiore in quest’area, implementando potenti disturbi che ostacolano le comunicazioni e l’uso di droni ucraini, nonché notevoli capacità di ascolto e geolocalizzazione nello spettro elettromagnetico, ostacolando di fatto l’efficacia della strategia che ha decretato il successo degli eserciti ucraini all’inizio del conflitto.
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