Nonostante i tentativi di mediazione francesi ed europei, negli ultimi giorni le tensioni tra Russia, Ucraina e NATO hanno continuato ad intensificarsi. Oltre al dispiegamento ininterrotto di nuove truppe lungo il confine ucraino in Russia, Crimea e Bielorussia, si dice che gli eserciti russi si siano impegnati a spostare la potente 2a armata combinata di armi combinate delle guardie, il pilastro del distretto militare centrale, in Occidente , ciò contribuisce al massiccio rinforzo notato per diversi giorni del dispositivo offensivo russo ai suoi confini occidentali. A questi schieramenti di forze terrestri e aeree, si aggiungono ora quelli di molte unità navali, creando una tensione senza precedenti dalla guerra fredda nel Mediterraneo.
Infatti, accanto a diverse fregate, corvette, servizi segreti e navi da sbarco, la Marina russa ha schierato, nelle ultime ore, i suoi 3 incrociatori pesanti della classe Atlant, designati Slava dalla NATO, nel Mediterraneo orientale, dove queste 3 navi, tra le più potenti unità di superficie da combattimento esistenti, affrontano una flotta NATO organizzata attorno al dispiegamento simultaneo di 3 portaerei, la USS Harry Truman della Marina degli Stati Uniti, la Cavour della Marina Militare Italiana, e il Charles de Gaulle della Marina Nazionale, scortato da una dozzina di cacciatorpediniere e fregate, e da diversi sottomarini, creando di fatto la più intensa concentrazione di forze navali dalla prima Guerra del Golfo, ovvero le ore più buie della Guerra Fredda.
In caso di confronto, le due forze navali avrebbero molto probabilmente una missione identica, vale a dire controllare, potenzialmente, l'accesso al Mar Nero e la possibilità di spostare unità navali da e verso questo mare nel cuore del crisi tra Russia e Ucraina. Gli incrociatori Slava, lunghi 186 metri per un dislocamento di 11.500 tonnellate, sono dotati di formidabile potenza di fuoco con 16 missili antinave supersonici P-1000 Vulkan con una gittata di 300 miglia nautiche, e progettati appositamente per eliminare le grandi unità navali come le portaerei e navi anfibie. Inoltre, ogni nave ha una significativa capacità di negazione dell'accesso aereo, con il potente radar 3D Top Pair e 60 missili S-300F, una versione navale dell'S-300P, con una portata di 90 km e in grado di bersagli fino a 25 km di altitudine, integrati da 40 missili di autodifesa OSA-M, un cannone a doppia canna da 130 mm e 6 sistemi antimissilistici CIWS AK-630 da 30 mm.
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