Secondo quanto riferito, Pechino ha testato il sistema di bombardamento orbitale frazionario ipersonico

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Un articolo di Demetri Sevastopulo e Kathrin Hille pubblicato questo fine settimana sul sito web del Financial Times, ha messo in subbuglio la comunità della difesa occidentale. Abbiamo appreso, infatti, che secondo le informazioni raccolte dai due giornalisti, la Cina avrebbe proceduto, nel mese di agosto di quest'anno, alla sperimentazione di un nuovo sistema d'arma strategico ipersonico atto a contrastare l'insieme dei sistemi di rilevamento e Difesa antimissile occidentale, e più specificamente americana, che utilizza un sistema di bombardamento orbitale frazionato, o FOBS secondo l'acronimo inglese. Sembrerebbe infatti che un tale sistema sia stato messo in orbita in occasione del 77esimo lancio del razzo Long March 2C, e che abbia seguito il suo piano di volo orbitale pianificato fino al suo rientro atmosferico e al suo impatto nel Mar Cinese. L'unico aspetto negativo è che sembra che la precisione non sia ancora essenziale, dal momento che il veicolo ipersonico avrebbe mancato il suo obiettivo di una ventina di chilometri.

L'informazione è preoccupante, tanto più che, per ammissione di alcuni funzionari del Pentagono, nessuno immaginava che Pechino avesse compiuto progressi così significativi nell'area molto specifica del FOBS, inoltre associandolo ad un aliante ipersonico di rientro atmosferico. E per una buona ragione! Se tale tecnologia diventasse operativa, Pechino avrebbe la possibilità di mettere in orbita sistemi strategici dotati di testate nucleari che potrebbero poi evolvere in orbita attorno al pianeta, fino alla decisione di attaccare, o fino alla decisione di attaccare. ''che hanno raggiunto una posizione ottimale per condurre questo, ad esempio non passando dal Polo Nord per attaccare il territorio americano, dove sono posizionati con precisione i sistemi di rilevamento e intercettazione antibalistici, ma non il polo sud, senza l'anti- -difese balistiche potendo intervenire. Inoltre, laddove il lancio di un missile balistico viene rapidamente rilevato dai sistemi di sorveglianza americani o occidentali, la messa in orbita di un tale sistema potrebbe passare inosservata, costituendo di fatto un'arma di primo colpo senza pari.

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Secondo quanto riferito, il FOBS cinese è stato lanciato utilizzando un razzo Long March 2C

Il principio del bombardamento orbitale frazionario non è, in senso stretto, nuovo. L'Unione Sovietica si era quindi impegnata a sviluppare un tale sistema negli anni '80 per contrastare la falsa “Iniziativa di Difesa Strategica” di Ronald Reagan. All'epoca si trattava di mettere in orbita un veicolo in grado di trasportare sistemi di rientro atmosferico indipendenti MIRV, in modo da poterli schierare in tempi brevissimi e su traiettorie imprevedibili se necessario. Nel caso della tecnologia cinese, il MIRV, che rimane un semplice veicolo balistico non manovrabile, sarebbe stato sostituito da un aliante ipersonico, in grado di manovrare durante tutta la fase di rientro mantenendo la velocità ipersonica, evitando così i sistemi antibalistici. basata su impattatori cinetici, rendendo il dispositivo ancora più difficile da rilevare e quasi impossibile da contrastare con i sistemi antibalistici oggi esistenti.

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