Nelle ultime settimane la stampa cinese, in particolare i siti d’informazione anglofoni controllati da Pechino, hanno moltiplicato le minacce più o meno dirette e circostanziate contro l’isola di Taiwan e le sue autorità presentate come “secessioniste”. Anche se bisognerebbe dargli poca importanza agli editoriali bellicosi e alle posizioni esasperate di Globaltimes.cn, ciò è molto diverso dalle informazioni secondo cui Pechino avrebbe intrapreso importanti lavori sui 3 aeroporti militari di fronte al passo di Taiwan, al fine di aumentare significativamente le loro capacità operative, di accoglienza e di difesa. In effeti, secondo recenti osservazioni satellitariGli aeroporti di Longtian, Huian e Zhangzhou, tutti e tre situati tra 135 e 250 miglia nautiche da Taipei, hanno visto la loro infrastruttura evolversi in modo significativo negli ultimi mesi.
Così, la base aerea di Longtian, posizionata a 135 miglia nautiche dalla capitale taiwanese, cioè 7 minuti di volo, ha visto ampliata e allargata la sua via di rullaggio principale, in modo da poter fungere da pista di emergenza nel caso in cui la pista principale di 2500 metri dovesse essere danneggiata. Inoltre, sono stati realizzati due ampi parcheggi, consentendo all'aerodromo di aumentare notevolmente il volume di aeromobili che può ospitare, ma anche di ospitare aeromobili più grandi. Inoltre, vicino alla pista furono costruiti 5 bunker che potevano essere utilizzati per immagazzinare munizioni, pezzi di ricambio o per la manutenzione degli aerei. Mentre finora la base aerea aveva una capacità di accoglienza di circa 30-40 aerei, ora può schierarne, se necessario, più di 90 aerei, nelle immediate vicinanze di Taiwan, consentendo la rotazione dei dispositivi.
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