Dal 28 dicembre al 3 ottobre si terrà a Zhuhai, vicino a Macao, sulla costa meridionale della Cina, il China Air Show, diventato negli anni una delle maggiori fiere del pianeta dedicate a questo tema. Tradizionalmente focalizzata principalmente sulla presentazione delle attrezzature cinesi nel campo dell'aeronautica e, in larga misura, della Difesa, l'edizione 2021 potrebbe rappresentare una pietra miliare, con molti nuovi programmi annunciati, oltre a presentazioni esclusive di dispositivi e modelli. Anche se lo spettacolo non è ancora iniziato, numerose implementazioni hanno suscitato un notevole interesse da parte della comunità internazionale dell’aeronautica e della difesa, sia nel campo dei droni, dei missili e degli aerei da combattimento.
Per quanto riguarda gli aerei da combattimento, sono già state annunciate diverse presentazioni esclusive, tra cui quella dell' l'aereo da guerra elettronica J-16D, di cui abbiamo già trattato le specifiche, e del caccia di 5a generazione J-20A, prima evoluzione del J-20 dotato, tra le altre evoluzioni, del nuovo turbogetto WS-10 con una spinta unitaria di 132 KN al posto del turbogetto russo Saturn AL-31 che finora equipaggiava l'aereo. Questi dispositivi, entrambi già operativi, lo dimostrano i progressi tecnologici realizzati dall’industria aeronautica cinese, ormai prossimo alla piena autonomia strategica in questo settore. Probabilmente, però, i protagonisti non saranno questi due dispositivi, e nemmeno tanto meno il modello deludente dell'FC-31 mentre tutti aspettavano la versione navale imbarcata del velivolo J-35, ancora in fase di sviluppo, e probabilmente tenuta segreta fino alla sua entrata in servizio in concomitanza con la portaerei Type-003 attualmente in produzione a Shanghai.
Infatti, altri due aerei da combattimento, sotto forma di modelli, attireranno inesorabilmente i visitatori della mostra. Il primo, di cui non sappiamo quasi nulla e che rimane ancora coperto sul suo stand, sarebbe un caccia leggero monomotore di 5a generazione, forse il famoso nuovo combattente di quinta generazione sviluppato da Shenyang. Ovviamente pensiamo subito al programma russo Checkmate, presentato in pompa magna alla fiera MAKS-2021 di fine agosto di quest'anno a Mosca. Ovviamente, Pechino ha preso, come Mosca, la misura del potenziale commerciale e politico che un aereo da combattimento di questo tipo potrebbe rappresentare nel suo catalogo internazionale, puntando ad essere conveniente ed efficiente, per sostituire la moltitudine di MiG-21, Su-22 , Su-25, F-16 e altri Mirage ancora in servizio presso molte forze aeree di tutto il mondo. Non avendo altre informazioni se non “monomotore” e “5a generazione” (4a nella nomenclatura cinese), bisognerà attendere il 28 settembre per saperne di più.
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