Il modulo Mine Warfare della US Navy Coastal Combat Ship è stato convalidato

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Il concetto che ha portato il Segretario della Marina Gordon R. England (amministrazione Bush Jr dal 2001 al 2003) a dare vita alle Littoral Combat Ships nei primi anni 2000 è stato a dir poco innovativo: anziché dover costruire diverse navi specializzate in diversi tipi di missione, è stato sufficiente fare affidamento su una struttura modulare che consentisse l'integrazione dinamica delle capacità richieste su richiesta, sotto forma di moduli complementari che integrassero la tecnologia e le attrezzature necessarie per la missione. Infatti, la LCS doveva essere in grado, cambiando modulo, di svolgere alternativamente ed efficacemente missioni di guerra antisommergibile, guerra antisuperficie, guerra contro le mine o missioni di sovranità, a seconda dei moduli a bordo. Questo elenco ovviamente non è esaustivo . Come l'F35 nel campo degli aerei da combattimento, l'LCS dovrebbe quindi essere in grado di sostituire sia le fregate OH Perry che i cacciamine classe Avenger. Ma questa era la teoria...

La pratica, dal canto suo, si è scontrata violentemente con questa visione a dir poco ambiziosa del Segretario England, quando è diventato evidente che la progettazione dei moduli comportava costi molto significativi. Inoltre, altrettanto rapidamente è apparso che la gestione delle competenze di bordo si sarebbe rivelata molto complessa per la Marina americana, operatore di guerra antisommergibile che non è uno specialista nella guerra contro le mine, né un operatore di guerra elettronica o informatica, costringendo la Marina Militare ad immaginare il principio 3:2:1, ovvero 3 equipaggi per 2 navi di cui 1 in mare, senza risolvere i problemi fondamentali, in particolare l'impasse tecnologico che ha dovuto affrontare la progettazione di moduli che si sono affidati, probabilmente troppo presto, date le condizioni della tecnologia, su numerosi sistemi robotici e autonomi. Alla fine, nel 2016, le autorità navali statunitensi hanno annunciato che stavano abbandonando il principio modulare che costituiva la spina dorsale della LCS, ritrovandosi di fatto con una flotta in crescita ma priva di capacità operative avanzate.

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Al fine di aumentare il loro potenziale operativo, le LCS della Marina statunitense saranno tutte dotate di una batteria missilistica antinave NSM.

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