In un articolo del 12 marzo, avevamo previsto che, in seguito alla nazionalizzazione del produttore ucraino di motori aeronautici Motor Sich decisa dal presidente Zelenskyj per impedirne l'acquisizione da parte della società cinese Skyrizon, Kiev avrebbe potuto avvicinarsi ad Ankara in questo settore. In effetti, il deficit di attività industriale dell'uno corrispondeva alle esigenze in questo settore dell'altro, essendo l'industria della difesa aeronautica turca autonoma in molti settori, tranne in quello della motorizzazione, che ostacola molti dei suoi programmi, sia droni che elicotteri , aerei da trasporto e il caccia T-FX di nuova generazione. Questa ipotesi sembra ormai prendere forma, secondo è quanto emerge dal sito informativo Chas News, citando fonti vicine alle autorità ucraine.
La Turchia, infatti, attraverso la sua industria aeronautica, potrebbe così acquisire il 50% delle azioni dell'azienda ucraina che impiega 20.000 dipendenti, un'operazione equivalente a quella che sarebbe avvenuta con le aziende cinesi. L’obiettivo iniziale, per Ankara, sarebbe produrre soluzioni motoristiche per i suoi programmi di elicotteri che oggi sono gravemente ostacolati dalle sanzioni americane in questo settore. La motorizzazione dei droni da combattimento, come gli Akinci o il futuro TB3 che dovrà operare dalle portaelicotteri classe Anadulu, sarà anch'esso una priorità per l'industria aeronautica turca, così come quella di l'aereo da trasporto regionale TRJ 328 derivato dal tedesco Dornier 328.
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