Per dirlo il programma FCAS è oggi minacciato sarebbe un eufemismo. In poche settimane le cattive notizie si susseguirono sotto forma di nuove rivendicazioni da parte di Berlino e Madrid, andando ben oltre il quadro iniziale degli accordi che legavano i due Paesi con la Francia, al punto che poteva ragionevolmente aspettarsi. mettere in dubbio la reale volontà di Germania e Spagna di andare oltre in questo programma. Ma è proprio la risposta di Paris e Dassault Aviation a queste esigenze quella che oggi interroga di più e fa temere che il destino del programma FCAS sia già stato segnato dai suoi tre partner.
Non faremo un nuovo inventario i requisiti iterativi presentati dalla Germania negli ultimi 2 anni, sia riguardanti il programma del sistema di combattimento aereo del futuro FCAS, sia il programma MGCS del Main Ground Combat System, ma anche i programmi Eurodrone e Tiger 3, meno pubblicizzati, ma altrettanto sotto tensione. A poco a poco, Berlino è riuscita così a ftornare indietro in Francia in tutte le areee le industrie francesi ora gestiscono solo 3 dei 9 pilastri del programma MGCS e nemmeno due dei sette pilastri del programma FCAS. La recente richiesta di Madrid di ottenere il 30% della produzione industriale dal programma FCAS è altrettanto eccessiva, se non assurda, proveniente da un paese che non riesce nemmeno a pagare il suo misero contributo al programma Eurodrone, provocando ulteriori ritardi.
Il resto di questo articolo è riservato agli abbonati
I Abbonamenti classici fornire l'accesso a
tutti gli articoli senza pubblicità, a partire da € 1,99.
Iscrizione alla newsletter
Registrati per Newsletter di Meta-Difesa ricevere il
ultimi articoli di moda giornaliero o settimanale