Il Partito Comunista Cinese e l'Esercito Popolare di Liberazione hanno capito da diversi anni il ruolo che i videogiochi potrebbero svolgere nella loro politica di comunicazione, reclutamento e persino addestramento dei soldati. Ma al di lร di questi aspetti puramente mediatici, i videogiochi sono anche un formidabile vettore ideologico, e possono, in questo senso, rappresentare un pericolo per il futuro della Cina, perchรฉ la maggior parte dei videogiochi โbelliciโ a cui sono entrati in gioco i militari cinesi L'abitudine di giocare per rilassarsi provengono da studi occidentali e sostengono valori come la democrazia e la libertร , che non corrispondono all'ideologia sostenuta dal Partito Comunista Cinese. Possono addirittura rivelarsi sovversivi per chi li interpreta.
In ogni caso lo รจ la tesi presentata da Li Xiang, professore e capo consulente politico dell'Universitร di Pechino, e anche un dirigente del PCC, in occasione della Conferenza annuale del Comitato consultivo politico. Quest'ultimo ha anche invitato il PLA e gli editori cinesi di videogiochi a lavorare insieme per produrre videogiochi di azione militare e di combattimento in un quadro storico cinese e non occidentale, e che rispettino l'ideologia sostenuta dal PCC. Questi giochi potevano cosรฌ essere utilizzati non solo dai militari nel tempo libero, ma anche dai giovani cinesi che lรฌ potevano trovare una vocazione per il mestiere delle armi.
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