Dire che alla Francia, e all'Europa in generale, mancava la percezione dell'arrivo dei droni, e in particolare dei droni da combattimento Medium Altitude Long Endurance o MALE, come l'MQ1 Predator, l'MQ9 Reaper o TB2 del turco Bayraktar, sarebbe un profondo eufemismo. Non solo dovevano essere tutti equipaggiati all'estero, vicino agli Stati Uniti per la stragrande maggioranza dei casi, ma lo sono ancora oggi incapace di concordare le funzionalità e il finanziamento del programma Eurodrone, che probabilmente vedrà la luce anche seuna nuova generazione di droni da combattimento, molto più efficiente di quello attualmente in servizio, inizierà ad equipaggiare gli eserciti americano e cinese.
Questi droni di nuova generazione, che entreranno in servizio nella seconda metà del decennio del 2020 per sostituire l'American Reaper o Cinese Wing loong, combinerà infatti la grande autonomia e capacità di trasporto degli attuali droni MALE, in modo furtivo e veloce prototipi di droni da combattimento come l'X-47 o la Sharp Sword. Più leggero e meno costoso dei droni pesanti come il russo S70 Okhotnik B o MQ25 Stingray della US Navy, consentiranno operazioni di sorveglianza e attacco anche in ambienti altamente contestati. Inoltre, con velocità di crociera dell'ordine di Mach 0,8 e un'autonomia di 40 ore come attualmente, offriranno un raggio d'azione molto più ampio e tempi di transito notevolmente ridotti, rendendo possibile il loro schieramento da basi più distanti.

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