Dopo Israele, e non a caso, è il turno delle forze armate americane posizionate nel Golfo Persico e nelle vicinanze ad essere messe in allerta. Infatti, secondo le confidenze di un funzionario americano raccolte da il sito Politico.com, gli Stati Uniti avrebbero rilevato allettanti segnali di allarme legati alla preparazione degli attacchi iraniani, in particolare da parte delle milizie iraniane presenti in Iraq.
Il Pentagono sembra prendere molto sul serio queste minacce, siano esse rappresaglie per l'assassinio dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh alla periferia di Teheran da parte di un gruppo armato ovviamente molto ben addestrato e preparato, attacco attribuito dall'Iran al Mossad israeliano, o riguardante il primo anniversario della morte di Qassem Soleimani, il famosissimo leader delle Guardie Rivoluzionarie, ucciso da un attacco di droni americani il 3 gennaio 2020.

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