L'accordo diplomatico firmato il 13 agosto tra Israele ed Emirati Arabi Uniti, che i lettori di Meta-Defense potrebbero perรฒ anticipare, ha, senza dubbio, rimescolato le carte sul teatro mediorientale, creando un asse militarmente potente per contrastare le aspirazioni regionali di Teheran, o le pericolose manovre del Qatar e del suo alleato turco. Asse al quale il Bahrein ha aderito pochi giorni fa, firmando a sua volta un accordo con Gerusalemme. Tuttavia, al di lร dell'accordo stesso, con la sua parte di azioni diplomatiche e relazioni commerciali, ci sono anche, ovviamente, clausole non scritte, ma molto valide, che vincolano i due paesi e il loro "benefattore americano".
La prima di queste clausole รจ ovviamente la possibilitร per Abu Dhabi di acquisire aerei F35A da Washington, una richiesta avanzata da molti anni, ma che era sempre stata respinta. Legalmente, Washington ha il dovere di garantire, attraverso la vendita di armi, che Israele abbia permanentemente un vantaggio militare e tecnologico rispetto ai suoi vicini arabi nella regione. LโF35 fa parte degli equipaggiamenti che conferiscono questo vantaggio, e i leader israeliani non hanno mai esitato a ricordare a Washington i suoi compiti in questo settore. Ma ovviamente, e anche se lo nega pubblicamente, Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha effettivamente autorizzato la vendita a margine dellโaccordo diplomatico. Anche il presidente Trump sta lavorando per attuarla il piรน rapidamente possibile, per paura che venga cancellata, o semplicemente bloccata dal suo successore, se necessario. Se su questo tema ci si deve naturalmente aspettare resistenza a Washington e Gerusalemme, tutto ormai suggerisce che finirร davvero, e in tempi record.
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