Il suono degli stivali inizierà a diventare assordante nel 2020, poiché le crisi regionali e internazionali stanno crescendo rapidamente e stanno emergendo conflitti armati potenzialmente gravi. E se le tensioni sino-indiane sugli altipiani himalayani del Ladakh non fanno notizia sui media europei, rappresentano comunque le premesse di un conflitto tra le due nazioni più grandi del mondo dal punto di vista demografico, peraltro entrambe dotate di armi nucleari . Un simile confronto sarebbe, senza il minimo dubbio, conseguenze incalcolabili sull’economia mondiale… Ovviamente, di fronte alla ripresa degli Europei di calcio….
Se gli altipiani dell'Himalaya sono stati una zona di tensione tra Nuova Delhi e Pechino dalla fine degli anni '60, a causa dei disaccordi sulla linea di demarcazione che funge da confine tra i due paesi, lo scontro ha preso una svolta tragica lo scorso giugno Il 16 ottobre 2020, quando elementi delle forze armate indiane e cinesi si sono impegnati in un combattimento “corpo a corpo” (compreso senza armi da fuoco), che ha provocato 20 morti da parte indiana e un numero imprecisato di vittime da parte cinese ( 35 morti secondo l'intelligence americana), costituendo il primo scontro mortale tra i due paesi in 45 anni. Da allora, e nonostante gli annunci di ritiro da entrambe le parti, ciascun paese ha notevolmente rafforzato le proprie risorse militari nell’area.
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