Il cacciatorpediniere stealth di nuova generazione Zumwalt, prima unità dell'omonima classe della US Navy, concluderà presto l'installazione del suo sistema di combattimento, secondo una fonte citata da Sito Web Defensenews.com, consentendo alla nave di essere finalmente dichiarata operativa, quasi 4 anni dopo l'entrata in servizio. Ordinato nel 2016 da BAe per 192 milioni di dollari, questo sistema di combattimento consentirà all'equipaggio di unire i dati dei rilevatori con i dati delle armi e dei sistemi di comunicazione, in modo da rendere la nave autonoma ed efficiente a combattimento.
Ma lo Zumwalt, come la classe di cacciatorpediniere che porta il suo nome, non è altro che il fantasma delle ambizioni della marina americana che rappresentava. Lanciato nel 2005, il programma Zumwalt aveva lo scopo di costruire 32 cacciatorpediniere di nuova generazione, incorporando il meglio delle diverse tecnologie che equipaggiano le navi da combattimento, e destinato a prendere il controllo dello spazio marittimo, fornendo un supporto di fuoco incomparabile alle forze di sbarco e forze di terra impegnate. In questo senso, lo Zumwalt rientrava inoltre molto più nella definizione di incrociatore che di cacciatorpediniere, le sue dimensioni di 190 m di lunghezza e il suo dislocamento di oltre 15.000 tonnellate confermano questa classificazione. Ma la stranezza della classificazione Zumwalt è purtroppo solo un epifenomeno in quanto il programma si è rivelato disastroso.
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