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Rinnovate tensioni tra Parigi e Ankara su Libia e Cipro

Gennaio 30 2020

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I rapporti tra il presidente francese E. Macron e il suo omologo RT Erdogan erano già molto poco diplomatici negli ultimi mesi, sia per quanto riguarda l'intervento turco nel nord della Siria che per la politica del fatto compiuto che le autorità ottomane stanno cercando di attuare attorno all'immenso giacimento di gas scoperto vicino a Cipro , e che dipende dalla parte indipendente dell'isola che è membro dell'Unione Europea. Ma negli ultimi giorni la tensione ha raggiunto una nuova fase, quando il presidente francese ha accusato apertamente RT Erdogan di non rispettare i suoi impegni in Libia, alimentando il conflitto con mercenari prelevati dalle file delle milizie filo-turche in Siria.

Negli ultimi mesi Parigi e Ankara si sono confrontate su diverse questioni. Già nel marzo 2018 la Francia si era opposta all’intervento turco nel nord della Siria per proteggere i suoi alleati curdi dell’YPG. le autorità turche avevano pubblicato le posizioni delle forze speciali francesi dispiegati nella zona, ponendo nuovi rischi per queste forze e provocando l’ira delle autorità francesi. Ma è l’intervento delle forze armate turche contro gli stessi alleati delle YPG francesi nel nord della Siria, in seguito al ritiro delle forze americane annunciato da D.Trump, che ha davvero acceso le polveri, anche se diverse dichiarazioni del presidente turco avevano già suscitato l'irritazione delle autorità francesi. Durante il vertice NATO del dicembre 2019, E.Macron ha criticato apertamente l’alleanza di non adottare misure contro la Turchia anche se aveva acquisito sistemi di difesa aerea S-400 di fabbricazione russa. A cui il presidente Erdogan ha risposto con attacchi ad hominem contro il presidente francese e sua moglie, che hanno portato alla convocazione dell'ambasciatore turco a Parigi.