La marina greca non dispone di opzioni per rafforzare la componente superficiale

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Da diversi anni, le autorità greche si consultano ampiamente in tutto il mondo con l'obiettivo di acquisire fregate di seconda mano, al fine di rafforzare la componente di superficie della sua marina da combattimento. Sfortunatamente, tutte le strade considerate finora sembrano essere vicoli ciechi, e Atene ora non ha opzioni per farvi fronte al rafforzamento militare turco costituendo la principale minaccia alla sua integrità territoriale nel Mar Egeo.

Tra il 2010 e il 2013 il budget dedicato alle forze armate elleniche è stato diviso per 2, passando da quasi 8 miliardi di euro a poco più di 4 miliardi di euro, mentre, allo stesso tempo, quello della Turchia è passato da 10 miliardi di dollari a oltre 15 miliardi di dollari. superare oggi i 20 miliardi di dollari. Infatti, mentre la modernizzazione e perfino la manutenzione delle attrezzature in servizio negli eserciti greci erano ridotte al minimo, e talvolta addirittura sospese, le forze armate turche beneficiavano di crediti aggiuntivi che consentivano riforme profonde e una vasta modernizzazione. Questo è il motivo principale che ha ostacolato il programma di acquisizione delle fregate francesi FREMM voluto da Atene e dalla Marina ellenica per rafforzare la propria componente navale, programma che è stato trasformato 3 anni fa per concentrarsi su l'acquisizione di 2+2 fregate di difesa e intervento FDI, più economico, con la Francia.

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L'FDI franco-greco sarà equipaggiato con 32 silos verticali che implementano 24 missili antiaerei Aster 15 e Aster 30 e 8 missili da crociera MdCN.

Ma per coprire le numerose isole greche del Mar Egeo che costituiscono tanti potenziali obiettivi per le forze turche, e per neutralizzare la potenza aerea di Ankara numericamente superiore a quella di Atene, la Marina ellenica ha bisogno di più navi, in particolare con una significativa difesa antiaerea capacità. Sono state studiate molte opzioni, con l'Australia, Germania e, più recentemente, Stati Uniti. Tuttavia, alcuni progetti immaginari rasentavano l’inverosimile, come l’acquisizione di incrociatori Ticonderoga di seconda mano o di cacciatorpediniere A. Burke con la Marina americana, sapendo che quest'ultimo non ha intenzione di separarsi da questi ultimi e che i primi sostengono costi di mantenimento e attuazione sproporzionati per le risorse greche. Furono presi in considerazione anche i casi delle due fregate antiaeree della classe Cassard e delle due fregate leggere furtive della classe Lafayette, ma logicamente respinti da Atene, le Cassard erano senza fiato e la Lafayette aveva capacità antiaeree e molto limitate guerra antisommergibile.

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