Allโinizio degli anni 2000, e per quasi 15 anni, lโindustria della difesa francese non รจ stata in grado di firmare autonomamente il minimo contratto significativo in Europa, e ha dovuto concentrare i suoi sforzi in Medio Oriente e in Asia, per mantenere un volume di esportazioni compatibile con attivitร molto bassa dellโordine nazionale in quel momento. Ma negli ultimi anni sembra che i paesi europei, almeno alcuni, stiano tornando ad affidarsi a questa industria per la fornitura di importanti attrezzature, aiutati, รจ vero, dallโaumento complessivo dei bilanci della difesa. Uno sguardo agli ultimi contratti firmati dall'industria della difesa francese in Europa, nonchรฉ alle competizioni piรน promettenti del momento.
Belgio, il partner privilegiato
Cosa non abbiamo sentito, e nemmeno letto, della decisione belga di acquisire l'F35 americano, e non quello Rafale francese. Tuttavia, in appena un anno, Bruxelles ha assegnato alle industrie francesi della difesa due dei piรน importanti contratti europei degli ultimi 30 anni. Nel novembre 2018 lo hanno annunciato le autoritร belghe la firma del contratto CaMo, per le capacitร motorizzate, relativo all'acquisizione di 382 veicoli corazzati multiruolo VBMR Griffon e di 60 veicoli corazzati da ricognizione e combattimento francesi Jaguar EBRC, progettati congiuntamente da Nexter, Arquus e Thales, per un importo di 1,6 miliardi di euro. Non solo il Belgio sta acquisendo gli ultimi veicoli corazzati francesi, ma lo sta facendo con lโobiettivo di ottimizzare lโinteroperabilitร delle sue forze con quelle francesi, in un approccio di ampia cooperazione industriale e operativa.
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