Il primo lotto di carri armati T14 Armata sarà consegnato alle forze russe alla fine dell'anno

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secondo l'agenzia Tass, citando il direttore generale della società Rostec, Sergei Chemezov, il primo lotto del nuovo carro armato da battaglia russo T14 Armata sarà consegnato alla fine del 2019, o all'inizio del 2020. I veicoli blindati consegnati non saranno nella loro configurazione di serie, ma nello standard descritto come sperimentale dal CEO di Rostec. Inizialmente, la prima consegna quest'anno era quella è composto da 12 T14 e 4 demolitori di carri armati T16, che dovevano essere nella versione di produzione, prima consegna di'un ordine di 132 T14, T15 e T16 annunciato a settembre 2018, con consegna entro il 2021. L'annuncio fatto oggi, non trattandosi di un T16 e non specificando alcun numero di carri armati, ma precisando che saranno consegnati in versione "sperimentale", lascia intendere che la produzione del nuovo carro armato russo incontra ancora difficoltà.

Il carro armato da combattimento T14 Armata, insieme al veicolo da combattimento della fanteria T15 e al carro demolitore T16, sono stati presentati al pubblico alla parata militare del 9 maggio 2015. La nuova armatura rompe con la tradizione russa di veicoli corazzati potenti ed economici, come il T72 o il T90. In effeti, il T14 è un concentrato di tecnologie, essendo dotato di una torretta automatizzata senza pilota, un equipaggio di 3 persone posizionato in una capsula di sopravvivenza corazzata nella parte anteriore del carro armato e un gran numero di sistemi optronici, di rilevamento e di comunicazione. È inoltre dotato di armature di nuova generazione, integrate dal sistema di protezione attiva Afghanit, in grado di intercettare missili e proiettili a 360° prima che colpiscano il veicolo.

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Vista dell'interfaccia a disposizione dell'equipaggio del T14 Armata nella capsula di pilotaggio e sopravvivenza.

Tutto questo ha un prezzo e, secondo le stime disponibili, il T14 raggiungerebbe i 4 milioni di dollari per unità, ovvero quasi 3 volte il prezzo di un T90M e 4 volte quello di un T72B3M. Come le forze aeree russe con i Su57, o le forze navali con le fregate 22350 Gorshkov e 22350M Super Gorshkov, le forze terrestri russe sono quindi impegnate in forte sviluppo tecnologico qualitativo, comportando necessariamente un aumento dei costi di acquisto e manutenzione delle attrezzature. Ma a differenza degli occidentali, e degli europei in particolare, gli strateghi russi attuano una duplice strategia, combinando un numero limitato di equipaggiamenti ad alte prestazioni, quindi costosi, nelle mani delle forze meglio addestrate, e un numero significativo di equipaggiamenti di vecchia generazione ma modernizzati, certamente meno efficienti, ma anche molto meno costosi, attuati da forze meno addestrate, come i battaglioni di leva che rappresentano ancora il 40% della forza lavoro, e forze riserviste, che superano i 4 milioni di uomini. Questo approccio consente di mantenere un equilibrio di potere molto positivo nei confronti del blocco europeo della NATO, nonostante i mezzi che potrebbero essere definiti “deboli” nei confronti degli Stati Uniti, della Cina o degli europei.

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